Lo spazio giornaliero dei lettori per i lettori.
La voce di coloro che non hanno un proprio blog e che in questo spazio esprimeranno opinioni veraci, schiette, dirette, sintetiche ma non per questo superficiali sulle proprie letture.
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Di Maddalena F.
I piani narrativi sono due: i capitoli in carattere normale raccontano il presente, mentre quelli in corsivo, partendo dal 1923, narrano eventi del passato, che pian piano si intrecciano con l’oggi, ma celano fino all’ultimo il legame essenziale per giungere alla spiegazione finale.
Normalmente non leggo volentieri i polizieschi svedesi, perché li trovo troppo “pulp”, gratuitamente cruenti. Faccio un’eccezione per quest’autrice, che sa dosare con sapienza suspence e azione, inserendo nella storia principale altre storie secondarie. I caratteri dei personaggi sono descritti con grande abilità, in modo da offrire anche un realistico taglio psicologico alla narrazione.
Secondo me, il romanzo è avvincente, imprevedibile e mi ha tenuto con il fiato sospeso fino alla fine: l’ho apprezzato sotto molti aspetti e ha piacevolmente accompagnato il mio tempo di lettura di quest’ultima settimana.
Lo scalpellino, di Camilla Läckberg
(ed. Marsilio, 2011, pp. 554, ISBN 9788831709088)