Così vediamo le nostre campagne coprirsi di specchi in sostituzione delle colture, vediamo sorgere a ridosso dei nostri paesi centrali a biomasse o a biogas metifiche e pericolose per la salute, vediamo erigere sopra i nostri monti pali eolici tanto inutili quanto orrendi. Tutto questo viene spinto da una politica regionale e locale che si nasconde dietro una finta sensibilità ecologica per ottenere profitto senza considerare il danno ambientale e alla salute dei cittadini. Eppure la strada c’è, è stata tracciata in altre regioni come la Toscana dove non si vede uno specchio nei campi ma ce ne sono in abbondanza sui tetti dei capannoni industriali e sugli edifici civili di nuova costruzione. Le centrali ad alimentazione biologica hanno un senso se pensate per rendere autonoma una stalla preesistente o una discarica, non quando vengono create ad hoc e alimentate con combustibile non prodotto sul posto o prodotto appositamente per la centrale.
La produzione di energia con fonti alternative è ecologica soltanto quando è volta a creare energia ad impatto ambientale basso se non nullo. Non ha senso riempire la campagna di pannelli solari o ammorbare aree abitate coi fumi e i batteri delle centrali biologiche. Ancora una volta l’Italia si distingue per la sua scarsa coscienza civile e dimostra la propria inclinazione al profitto senza scrupoli utilizzando male e dannosamente ciò che è nato a fin di bene. E la cosa più grave è la mancanza di indignazione da parte dei cittadini che subiscono quando non plaudono perché disinformati o, semplicemente, indifferenti.
Luca Craia