E causato da tumori, ascessi, encefaliti, traumi e ictus cerebrovascolari.
La sua pericolosità è dovuta al fatto che il cervello, organo molle e compressibile, è contenuto e protetto nella scatola cranica rigida e inestensibile, per cui il suo rigonfiamento (edema) provoca un aumento della pressione all’interno del cranio.
La ipertensione del liquor, il liquido che circonda il cervello sia al suo interno (ventricoli) sia al suo esterno, non è uniforme perché la lesione ha già spostato il cervello dal suo asse e interrotto le comunicazioni fra i vari compartimenti liquora-li; si creano cosi delle differenze di pressione, che spingono il cervello contro le pareti rigide del cranio o delle strutture fibrose che lo sorreggono all’interno del cranio, danneggiandolo.
L’edema cerebrale e la conseguente ipertensione endocranica sono molto difficili da trattare e da prevenire: i cortisonici sono efficaci nell’edema tumorale, meno in quello infiammatorio e poco o nulla in quello conseguente a trauma e a ictus.