L’effetto collaterale che non t’aspettti

Da Romina @CodicediHodgkin

In linea di massima, la gente ha paura del dentista. Nel mio caso, è il dentista ad avere paura di me.

Uno degli effetti collaterali a lungo termine della chemioterapia (anche se in realtà è solitamente più collegato alla radio, che io non ho fatto, comunque) può essere la scarsa salivazione. Nel mio caso, questo problema può anche essere collegato alla probabile ma al momento non dimostrabile sindrome di Sjogren.

La scarsa salivazione ha diversi effetti collaterali. Uno è il costante bisogno di bere. Io oscillo ormai attorno ai 3, 4 litri di acqua al giorno. Purtroppo, bere così tanto, per quanto dia un temporaneo sollievo, fa sì che i sali minerali vengano dispersi troppo alla svelta e ci si disidrata facilmente. Infatti ho sempre la pelle secchissima. Inoltre, salivare poco (oltre alle difficoltà di deglutizione che potete immaginare) comporta scarsità di “batteri buoni”, quelli che igienizzano la bocca, per intenderci. Questo significa che i miei denti si cariano molto facilmente. E si cariano da balordi, tra l’altro. Non fanno male e all’esterno sono perfetti. Quindi non me ne accorgo finché non vado al controllo semestrale e scopro che magari un molare è morto e non me ne sono accorta. O che una carie sta praticamente arrivando al cervello.

Lo scorso inverno, tutti i sabato mattina da dicembre a febbraio li ho passati dal dentista. Non so se ricordate, ma in pratica ci accorgemmo che un molare era morto e bisognava procedere con la terapia canalare. Peccato, però, che il canale – ovviamente nel punto più scomodo – era ostruito da un calcolo. Per toglierlo sono servite qualcosa come 5 o 6 sedute perché gli ultrasuoni rischiavano di spaccare non solo il dente morto ma anche i due accanto e quindi ha dovuto procedere a mano, aiutandosi con le lastre che faceva di volta in volta. Se vi state chiedendo se tutte quelle lastre non mi avranno per caso fatto male, la risposta è sì. Quando mi ha accidentalmente sbattuto sullo zigomo il macchinario ha fatto male. Fatto sta che una volta tolto il calcolo (e un calcolo nel canale è una cosa che ad un dentista capita pochissime volte nell’arco di una carriera) si è proceduto con la canalare. Vi dico solo che, dopo l’ultima seduta, il dentista – sudato – mi ha detto “Signora, io sulla sua scheda paziente ora ci metto una croce grossa così!”

Un paio di settimane fa mi sono accorta che era, porca miseria, c’erano guai in vista e dovevo tornare dal dentista. La segretaria mi ha dato appuntamento per il 17 novembre. Quando il dentista lo ha saputo, le ha detto “No, per carità, non aspettiamo un mese prima di vedere la Fantusi che da quella non so mai cosa aspettarmi, sposta qualche appuntamento e falla venire prima!”.

Così, questa mattina, sono andata dal dentista. Indovinate dove passerò tutti i miei sabato mattina per tutto l’inverno?!

Ma tu guarda tu una quanto deve tribolare per aver trascorso una gioventù “chimica”…ah, se rinasco col cavolo che mi faccio venire un linfoma!!!