L'Elemento Acqua: la Tesi, le Sensazioni, le Emozioni.

Da Elenashiatsu @BeviniElena
In questo secondo anno per la nostra scuola noi studenti-"shiatsuka" dobbiamo portare una tesina su un argomento piacere inerente allo shiatsu. Io ho scelto l'elemento acqua e la sua relazione con lo scheletro, dal momento che energicamente i reni (organo yin dell'elemento acqua) hanno la funzione di produrre il midollo osseo. Inizialmente questa tesi l'ho strutturata con un mio compagno di studi, che però ha dovuto smettere di venire a scuola e ho continuato da sola. Come ho scritto nelle conclusioni della tesi, ho fatto una ricerca bibliografica che mi ha portato a scoprire quanto c'è da imparare, teoricamente parlando, sullo shiatsu e quanto è vasta e affascinante la Medicina Tradizionale Cinese.

Ideogramma dell'elemento acqua


Riguardo all'elemento acqua, ho potuto studiarlo più nel dettaglio e ho scoperto molte cose che mi appartengono. Un esempio è lo stretching dell'elemento, un esercizio che a farlo sembra abbastanza fattibile ma io... non riesco. E già da questa osservazione di me stessa posso dedurre uno squilibrio energetico nei meridiani reni e vescica.
Un'altra cosa che mi ha incuriosito sono i sintomi che seguono lo squilibrio dei meridiani di acqua (reni e vescica): nella mia tesi ho riportato una tabella che poi leggendola bene ho riscontrato delle similitudini con quello che mi sta accadendo ultimamente.
Uno è il male alla schiena nelle ultime vertebre lombari, un male fortissimo che non mi permette di tenermi in posizione eretta ma piegata in avanti. Altra caratteristica di questo elemento è il colore nero, che io prediligo su tutto nel vestiario e nella scelta estetica di qualsiasi cosa. Le emozioni in disarmonia per la medicina tradizionale cinese in riferimento all'acqua sono la paura e l'insicurezza, due pilastri del mio passato che piano piano con un percorso di crescita personale molto profondo ho trasformato utilizzandole come una risorsa anziché come un problema da eliminare.
L'acqua nella medicina cinese è associata anche all'inverno, al freddo e queste sensazioni di quiete, di morte apparente, quindi di yin massimo... e questo mi fa pensare a un forte senso di solitudine da cui nasce la paura. La solitudine, un'altra emozione spiacevole molto presente in me che ho voluto affrontare con la mia amica e counselor Gabriella per trasformare il dolore dell'abbandono e della non-esistenza in una risorsa e un insegnamento di vita per continuare il mio percorso di crescita con serenità.
La crescita continua anche se non è facile. A volte sembra più facile tornare indietro e mandare a quel paese tutto e tutti... però se ripenso a come stavo solo due anni fa, torno sul mio cammino volentieri senza esitazioni.
Pubblicato da: Elena Bevini - Modena