L'emendamento
Creato il 25 aprile 2012 da Jitsumu
L'indifferenza placida e pasciuta in cui siamo vissuti ha consentito che tutto intorno a noi andasse al macero. Che dovunque potessero crescere vermi. L'inerzia rigida e strafottente ha permesso questo ristagno; questa corruzione. La colpa è nostra. Dobbiamo smettere di ragionare sempre in modo da dare la colpa agli altri e lasciar correre. E l'invito è dunque quello di eliminare la nostra colpa. Quello che è stato guastato dal nostro comportamento potrà essere risanato dal nostro comportamento.
Ciò che ha permesso il proliferare di questa corruzione è stato l'abuso sistematico di libertà al quale siamo stati educati tutti ormai da molti decenni. E oggi siamo al punto che ogni gesto ed ogni intenzione rappresenta un abuso. Persino bere un bicchiere d'acqua è abuso contro la disponibilità di risorse del pianeta. Questo è il momento nel quale non dobbiamo rifuggire dal compito difficile di cambiare le cose. Di partecipare. Non dobbiamo rifuggire dal lavoro e dal pericolo.
Non siamo mai inutili anche se tutto intorno sembra orchestrato per farcelo credere. Non voglio più sentire di suicidi di chi perde il lavoro o la sua piccola impresa. Abbiamo sempre il modo di lavorare. Lavorare per gli altri e per cambiare le cose. E le difficoltà gravi devono rappresentare uno slancio e non un macigno sulle spalle. Abbiamo tutti noi il dovere di non farci scoraggiare. Mai. Mai. E' ora di lasciarsi alle spalle stati d'animo meschini. Rinnoviamo la società scuotendo l'opinione pubblica e rinvigorendo il senso critico delle persone a noi vicine.
Occorre riflettere attentamente sulle ragioni che hanno portato allo stato in cui siamo, e interrogarsi su cosa continuiamo a fare come singoli e come collettività per far andare le cose sempre peggio anzichè migliorarle. Dobbiamo reagire. E partecipare.
Al posto dell'indifferenza e dell'ignavia, che hanno condotto alla corruzione, devono intervenire la risolutezza e l'energia perchè questa fine sia seguita da un nuovo inizio.
Fonte I Ching