Non si potranno più acquistare rose nei vivai salentini. È l’ennesima conseguenza della presenza di xylella fastidiosa sul territorio.
Il fiore più amabile, simbolo dell’amore, della passione e della bellezza, è risultato infatti suscettibile al batterio «fastidioso». In realtà, la specie di xylella che ha dimostrato di gradire la pianta dai dolci e profumati petali, è la «multiplex», mentre la xylella salentina appartiene alla subspecie pauca. Ma questo ha comportato comunque l’introduzione della specie floreale nel data-base delle piante ospiti di xylella, aggiornato dai tecnici europei, e ha dato il via automaticamente alle restrizioni nelle zone in cui il batterio risulta presente, ovvero tutta la provincia di Lecce.
Anche il settore del vivaismo viticolo è in fibrillazione. Questa settimana la Regione dovrà ultimare e siglare il protocollo per la commercializzazione delle barbatelle. Intanto, dopo il furto di 250mila piante di baby-viti nei giorni scorsi in un’azienda idruntina, interviene il consigliere regionale dei Conservatori e riformisti, Erio Congedo. «Blocchi, ritardi e furti e per gli operatori viti-vivaistici si accumulano danni e disagi - dice l’esponente del centrodestra - La Regione non rimanga insensibile al grido degli operatori e si attivi immediatamente. Prima il blocco commerciale delle barbetelle che dura ormai da otto mesi - prosegue - senza che esista una vera ragione scientifica, ma solo perché l’Unione Europea considera la pianta a rischio xylella. Poi l’obbligo di trattare la barbatella a “caldo” per poterla commercializzare e quindi l’acquisto di costosi macchinari per rimettersi sul mercato e non lasaciare spazio alla concorrenza».
«Infine, il danno: il furto di 250mila barbatelle conservate in un vivaio di Otranto in attesa di trattamento e commercializzazione. Un danno di centinaia e centinaia di migliaia di euro che rappresentano un balzello insopportabile per i viti-vivaisti salentini che sembrano accumulare disgrazie dopo disgrazione senza che le Istituzioni vengano in loro soccorso».
«Per questo - conclude Congedo - rinnovo l’invito alla Regione Puglia, e quindi all’assessorato all’Agricoltura, a non rimanere insensibile al grido degli operatori e ad attivarsi immediatamente per la certificazione del trattamento a caldo del prodotto, onde evitare che le barbatelle stiano per lungo tempo depositate nei vivai a rischio furto».
Fonte: http://ww2.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/9855/l-emergenza-Xylella--stop-alle.html