Talvolta, bisogna ammetterlo, si sfiora (sfonda?) il limite del morboso. E’ questo il caso di questo articolo pubblicato sul sito de La Stampa. Vi si riportano i risultati di una ricerca secondo la quale le donne affette da endometriosi sarebbero sessualmente più attraenti. Si badi bene, non parliamo di strabismo di Venere, ma di una malattia pericolosa, che può portare alla sterilità.
Non è dato sapere se la ricerca in questione, a cura dell’Università degli Studi di Milano, includa anche altri aspetti. Sarebbe bello saperlo: vista la carenza di finanziamenti alla ricerca in Italia, farebbe un po’ specie sapere che i pochi soldi che ci sono si spendono così. O forse si tratta di uno studio finanziato da una qualche rivista femminile, finalizzato a offrire nuovi consigli di bellezza alle donne? Fatto sta, che ciò che sconcerta è il tono assolutamente (inconsapevolmente?) leggero e del tutto banalizzante dell’articolo, pubblicato nella sezione “Benessere” del sito de La Stampa. Vi invito a notare anche quale gradevole immagine sia stata scelta per accompagnare l’articolo: non la trovate sessualmente attraente? Come ha commentato l’amica dalla quale ho avuto questa segnalazione, ci sarebbero gli estremi per opporsi alla libertà di stampa.
Per la cronaca, e per chi non lo sapesse, l’endometriosi è una faccenda da prendere così sul serio che c’è anche una proposta di legge a questo proposito.