L’endoscopia digestiva

Creato il 27 aprile 2014 da Catanesefra

Questa metodica permette di verificare l’eventuale presenza di alterazioni o lesioni, di studiarne la natura (con prelievo di mucosa) e di effettuare piccoli interventi quali per esempio l’asportazione di polipi o l’arresto di emorragie.
Quando si effettua una endoscopia è molto importante che la persona sia preparata correttamente perché l’esame possa essere eseguito in modo completo, la presenza di residui di cibo nel tratto digerente può infatti portare a una diagnosi non corretta. Con questo click salute si vogliono fornire le indicazioni da seguire prima di essere sottoposti a un esame endoscopico dell’apparato digerente. In particolare si vuole rispondere alle seguenti domande:

L’endoscopia è una metodica diagnostica e terapeutica indispensabile per esplorare l’apparato digerente, analizzando in particolare il tratto digestivo superiore (esofago, stomaco e duodeno) e il tratto inferiore (colon e retto). L’esame si basa sull’uso dell’endoscopio, un sottile tubo flessibile al cui interno vi sono fibre ottiche, che a seconda del tipo di esame viene inserito dalla bocca o dall’ano e fatto avanzare lungo l’apparato digerente.

Gli esami più comunemente eseguiti con questa tecnica sono quindi:
- la gastroscopia
- la colonscopia

Il giorno della gastroscopia è importante che la persona si presenti a digiuno da almeno 6 ore, perché la presenza di residui alimentari nello stomaco impedisce la corretta esecuzione dell’indagine e può causare vomito. Il giorno che precede l’esame si consiglia di seguire quindi una dieta leggera (minestrina, formaggio fresco, pure) in modo da favorire un rapido svuotamento gastrico.
Se la persona è in terapia può prendere i medicinali, se indispensabili, avendo però l’accortezza di non prendere prodotti antiacidi o carbone vegetale.
Al momento della prenotazione o comunque una quindicina di giorni prima dell’esame va segnalato al medico con quali terapie si è in cura e se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti, antiaggreganti o antinfiammatori. In alcuni casi infatti può essere necessario sospendere la terapia antiaggregante o anticoagulante una settimana prima dell’esame.
Il giorno dell’esame inoltre è importante che il soggetto porti con sè eventuali referti precedenti (gastroscopie precedenti, radiografie, elettrocardiogrammi ed esami ematochimici recenti) e che segnali eventuali allergie.

Per poter effettuare l’esame e avere una visione adeguata della superficie interna, è indispensabile che il colon sia libero da feci. Per ottenere una buona pulizia intestinale è necessario seguire nei due o tre giorni che precedono l’esame una preparazione basata su raccomandazioni dietetiche e sull’uso di lassativi. In particolare in caso di colonscopia a un adulto si raccomanda di:
- evitare cibi a elevato contenuto di fibre (frutta e verdure);
- assumere prevalentemente riso, brodo magro, carni magre;
- bere 1 litro di acqua al giorno.
Nel caso l’esame sia fissato per la mattina si consiglia per il giorno precedente l’esame una dieta liquida (acqua, tè, brodo) fino al momento dell’esame. Nel caso invece di appuntamento per il pomeriggio si raccomanda una dieta liquida a partire dalle ore 12 fino al momento dell’esame.
Oltre alla dieta è raccomandato l’uso di un lassativo salino che verrà assunto con modalità diverse in funzione del prodotto prescritto dal medico.

Le procedure endoscopiche sono procedure sicure che solo in casi rari si possono avere complicanze come:
- perforazione dell’organo;
- emorragia;
- problemi cardiorespiratori.
Queste complicanze sono solitamente legate alla presenza di patologie associate. Va segnalato che se dopo l’esame si dovessero notare segni di una possibile complicanza (per esempio sangue nelle feci, oppure difficoltà a deglutire o dolore all’addome) è importante contattare subito al medico.

articolo tratto dal sito Ipasvi


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