L’ Enorme Ricchezza Di Apple…

Creato il 31 ottobre 2011 da Vociapple @vociapple

Vi riporto un articolo pubblicato oggi sul sito della STAMPA nel quale si spiega come abbia fatto Apple ad accomunare un patrimonio del genere e quali conseguenze ne derivano.

Notizia di ieri: la Apple ha in cassa 81,57 miliardi di dollari. È un’enormità. Come è possibile? Negli ultimi anni il grande successo dei prodotti lanciati dalla società fondata da Steve Jobs e oggi guidata da Tim Cook – dal MacBook ai vari iPhone e iPad – ha fatto impennare il fatturato e gli utili della società di Cupertino. Che, in tal modo, ha visto la liquidità crescere a dismisura. Nel 2006 arrivò a 10 miliardi, nel 2009 superò i 30, fino all’attuale situazione che la vede superare, per disponibilità, lo stesso governo degli Stati Uniti.

Come si può accumulare tanto denaro?
La Apple nel solo ultimo trimestre ha fatturato 28,27 miliardi di dollari, con utili netti di 6,62 miliardi. Questi ultimi sono andati in gran parte a rimpinguare la cassa, dove sono confluiti – sempre negli ultimi tre mesi – 5,4 miliardi di dollari, che si sono aggiunti ai circa 76,2 che aveva a luglio.

Cosa fa Apple del suo tesoretto?
La risposta è semplice: nulla. Agisce come un grande fondo di investimento prudente. Il tesoro è suddiviso tra liquidità vera e propria, fondi monetari, titoli del Tesoro Usa ed esteri, certificati di deposito e così via. Qualcuno ha calcolato che se Apple finisse di produrre i suoi gioielli tecnologici e dunque avesse zero ricavi, potrebbe stare tranquillamente in piedi per 7 anni e oltre. 

Per gli azionisti è un fattore positivo?
Da un lato sì perché avere tanta cassa in un momento di difficoltà economica come questo assicura la stabilità finanziaria della società. Dall’altra però, di fronte a una cifra tanto ingente, da mesi cresce il pressing degli azionisti stessi che vorrebbero che parte di questa montagna di quattrini fosse restituita loro.

In che modo?
Attraverso la distribuzione di dividendi agli azionisti o lo sviluppo di un piano di riacquisto di azioni proprie, altro strumento per remunerare i soci. L’azienda finora è stata sorda a tali richieste, preferendo soddisfare i sottoscrittori delle proprie azioni attraverso l’andamento del titolo azionario che è cresciuto del 114% negli ultimi due anni. La sua capitalizzazione di borsa supera i 376 miliardi di dollari.

Perché a Cupertino sono contrari ai dividendi?
Perché non vogliono intaccare la liquidità, la cui scarsità fu una delle cause di difficoltà negli Anni Novanta. E poi perché nella corporation hanno sempre dichiarato di voler avere sufficiente liquidità per poter sfruttare le opportunità strategiche che dovessero presentarsi, e dunque per potersi permettere acquisizioni anche importanti ed espandersi ulteriormente.

Cosa potrebbe comprare Apple?
Si sono fatte le ipotesi più disparate: da grandi società legate al business di Internet e della Rete, a costruttori di apparecchiature elettroniche e telefonini, fino a un grande operatore televisivo. Per ora, però, la politica di Apple si è mostrata decisamente più prudente: alle grandi acquisizioni la casa dell’iPhone ha dimostrato da sempre di preferire la politica dei piccoli passi.

Quello della Mela è un caso isolato?
Sebbene non in questi termini, le società tecnologiche hanno la tendenza ad accumulare cassa. Basti pensare che la storica rivale di Apple, Microsoft, ha una riserva di cassa superiore ai 60 miliardi di dollari, Google naviga attorno ai 40 miliardi.

In genere come viene utilizzata la liquidità?
Le società che offrono prodotti e servizi legati alla tecnologia hanno la necessità di innovare continuamente. Fino a un decennio fa tale processo di ricerca era svolto dai laboratori interni alle grandi corporation. Oggi le cose sono cambiate.

Come avviene il processo di innovazione?
Soprattutto nel mondo Internet negli ultimi anni le maggiori innovazioni sono arrivate grazie al lavoro di piccole società messe in piedi da ragazzi neolaureati o laureandi finanziate da fondi specializzati. Le grandi corporation preferiscono acquistare tali società e introdurre le innovazioni su larga scala con i propri prodotti. Apple non sfugge a questa logica.

Negli Usa quanta cassa hanno le aziende?
Secondo recenti calcoli le 500 imprese riunite nell’indice americano «Standard & Poor’s 500» totalizzano quasi 965 miliardi di dollari. Una cifra enorme e inimmaginabili per mercati come il nostro, ma anche come quello europeo.

Cosa potrebbe succedere?
Se la crisi non intaccherà prima tale tesoretto, non appena le acque si calmeranno molte imprese Usa riprenderanno a espandersi approfittando dei tanti «saldi» del mercato.

Che dire…ognuno si faccia la propria idea.

Tags: Apple, iPad, iphone, iPod, mac, Ricchezza., SteveJobs

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