Costituisco infatti una vera e propria miniera di prelibatezze a cominciare dal famoso tartufo nero, per proseguire con deliziosi e delicati salumi tipici.
Non a caso il termine "norcino" è entrato nell'uso comune, fin dal Medioevo, per indicare gli artigiani che selezionano, salano ed insaccano a regola d'arte le carni di maiale.
I porcellini selvatici che si nutrono di ghiande nei boschi e nelle brughiere sono quasi scomparsi, sostituiti oggi dai maiali "industriali".
E ancora, i salumi di cinghiale e quelli di daino, da carni di animali che vengono allevati nella zona di Nocera, la mortadella umbra (originaria di Preci, simile alla mortadella di Campotosto), i budellacci (interiora di suino) affumicati, i salumi tartufati.
Altre specialità tradizionali sono la porchetta, che proprio dall'Umbria si è diffusa in tutta Italia centrale acquistando in seguito pieno diritto di cittadinanza soprattutto a Roma, i sanguinacci (budino di sangue di maiale noto un tempo come il "miaccetto") e la robba cotta (misto di parti povere del suino lessate con le spezie).