E’ marzo, ma credo che si sia verificata un’Epifania. Anche più d’una.
C’è un’illuminazione delle menti che comporta svolte significative per tutt* noi.
Prima Papa FRANCESCO I che rifiuta la croce d’oro, paga la camera d’albergo, dimezza la scorta, porta scarpe vecchiotte e un po’ sformate alquanto francescane. Ma soprattutto: da il benservito al cardinale Bernard Law perché reo di aver coperto i preti pedofili nella diocesi di Boston. Si dice che voglia metterlo in clausura: mica male come idea. Tanto per iniziare a fare un po’ di pulizie francescane.
E, per precisare, non è misogino né omofobo. Le notizie che sono circolate su sue improbabili affermazioni sono state create ad hoc in Costa Rica, tanto per spalare il solito fango sulla Chiesa (non certo immune da peccati, ma non mi sembra il caso di fare una moderna caccia ai cattolici).
Poi ecco una donna in gambissima che diventa Presidente della Camera: LAURA BOLDRINI (deputata di SEL). E’ la terza donna Presidente della Camera, dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti.
La signora ha un curriculum notevole, un’esperienza da far zittire qualsiasi misogino rompiscatole: ricordo solo che è stata portavoce dell’Alto Commissariato per i rifugiati dell’ONU. Nel suo discorso di insediamento ha parlato dei diritti delle donne e degli immigrati. La sua frase più bella: “Dovremo farci carico dell’umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore”.
Come potrebbe non piacermi già?
Infine, la ancor più recente notizia che dal ballottaggio alla Presidenza del Senato tra Renato Schifani (Pdl) e Pietro Grasso (PD) esce vittorioso lui, ex Procuratore nazionale antimafia, collega di Falcone e Borsellino: il canuto PIETRO GRASSO. E ciò anche grazie al voto di alcuni senatori dissidenti M5S, poi colpiti da anatema nel blog stellare (a me questi dissidenti stanno molto simpatici, non so a voi).
E io, in questo sabato notte di questa epifania di marzo che sta illuminando menti e cuori, me ne vado a dormire sognando un Paese migliore.