L'equazione matematica della felicità

Può una equazione matematica fatta di fredde variabili e approssimazioni, calcolare precisamente quasi alla perfezione, lo stato d'animo di un essere vivente fino a valutarne e quantificarne la felicità o di contro l'infelicità?
A quanto pare si! Uno studio condotto da ricercatori della University College of London (UCL), ha realizzato su un campione di 18000 persone sparse in tutto il mondo, uno studio molto approfondito e dettagliato riuscendo ad estrapolare interessanti dati e risultati.
Questi risultati sono stati catalogati ed interpretarti fino a portare gli stessi ricercatori alla realizzazione di una vera e propria formula matematica di seguito riportata.
Ovviamente sono tanti i fattori che incidono più o meno positivamente su questo studio.
Per esempio le varie circostanze di vita che differiscono tra le varie persone, il luogo in cui le medesime vivono e lavorano o ancor di più, lo stile di vita che si adotta come routine quotidiana. 
Anche l'alimentazione ha un ruolo fondamentale, in quanto si è visto che persone che preferiscono alimentazioni più "light" da pranzi e cene molto ricche di grassi, risultano in media avere una percezione della vita più propensa alla felicità e all'allegria. 
Lo studio, pubblicato dalla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Science, ha lo scopo di mettere in relazione lo stato d'animo di una persona in un determinato momento della sua vita con il "comportamento" del sistema nervoso a tali circostanze.
I risultati emersi oltre ad avere una valenza scientifica, risultano di grande utilità ai medici che possono in questo modo "anticipare" e "quantificare" lo stato d'animo dei propri pazienti in base a piccoli o grandi eventi.
La formula molto complessa è la seguente:

In modo particolare più che negli insuccessi o di contro nei successi quotidiani previsti o prevedibili dalle persone che si sono prestate all'esperimento, è emerso un particolare interessante.
In effetti grandi cambiamenti d'umore e quindi di felicità, sono emersi quando i soggetti avevano a che fare con inaspettate promozioni lavorative, giusto per fare un esempio oppure di contro un inaspettato licenziamento.
Questo è dovuto al fatto che qualcosa di inaspettato e molto importante per la vita di tutti i giorni, può "sconvolgere" o "migliorare" lo stato d'animo, più di un grande successo o grande insuccesso che però era ampiamente previsto o prevedibile.
Per adesso quindi non ci resta che cercare di interpretare questa formula, che a noi profani risulta quanto meno incomprensibile. 

EMILIANO DI PLACIDO
Amministratore e autore del sito
 
Ingegnere nella vita e blogger per diletto, amo il mondo della tecnologia e tutto quello che grava intorno ad essa.
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