L'era della cusotmer company: 8 fattori chiave

Da B2corporate @b2corporate
L’attuale scenario economico sta mettendo in evidenza alcuni cardini ben radicati,  caratterizzati da:

-    Mercato incerto, complesso, molto mutabile
-    Marcato globale
-    Forte impatto della tecnologia tendente a ribaltare certe posizioni dominante e leadership di mercato
-    Elevata competitività.
Mercati conversazionali e Content Marketing
Questo quadro comprende poi altri apsetti strettamente correlati tra loro da considerare e cui bisogna porre particolare attenzione:
a)    Siamo nell’era dei Mercati conversazionali e del Content Marketing; ciò significa da un lato che i social media non sono un fenomeno banale ma che sta rivoluzionando il modo di comunicare. I marketer devono orientarsi verso questi strumenti e sensibilizzare a spostare i quote crescenti di budget di marketing su queste aree comunicazionali andando ad intercettare il target utenti di riferimento.
b)    E’ necessario trasformare i brand in una Cutomer Company dove il consumatore finale è al centro del progetto e deve essere riconosciuto il suo ruolo attivo nell’intero processo di vendita.
Riorganizzazione, Innovazione e Orientamento strategico dinamico
Occorre pertanto attuare una strategia e un’attenta pianificazione aziendale con review continua ed implementazione di interventi correttivi ove siano necessari. Pertanto qui di seguito cerchiamo di suggerire  una serie di milestones da mettere in pratica per dare un riassetto organizzativo e un orientamento strategico dinamico alla struttura aziendale:
1)    Mettere in discussione il Modello di business attuale e andare a verificare quali sono gli elementi da valorizzare o sfruttare meglio e quali gli effetti discorsivi da cercare di ridurre nel breve periodo. Quando si parla di business model significa andare a fare un review completa di diverse componenti di business: dall’analisi della value proposition allo studio dei clienti e delle nicchie di mercato di riferimento, dalle iniziative di marketing all’individuazione di nuovi canali di distribuzione, dalle politiche di pricing, ai quelle dei costi, dall’analisi dei partner alla mappatura delle attività e delle risorse chiave. Lo strumento di riferimento in questione può essere quello del brainstorming e dell’utilizzo del Business Model Canvas.

 
2)    Sfruttare i Big data per interpretare i trend i futuri e per supportare il management nella definizione della strategia aziendale. I Big data rappresentano un valore aggiunto da far esplodere e da utilizzare su tutti i fronti per permettere di performare al meglio in ambito di controllo di gestione, finanza, marketing, risorse umane e vendite e anticipazione della domanda di mercato. Diffondere la cultura del Big data in azienda e avere piattaforme che aggregano le informazioni e facilitano la condivisione è fondamentale ed il punto di partenza per intraprendere la giusta direzione.
3)    Non dimenticate la User Experience: imparare ad ascoltare i brusii provenienti dai social network, analizzare le recensioni degli utenti siano esse positive e negative, partendo da un presupposto fondamentale: Il 90% dei consumatori dichiara di essere influenzata dalle recensioni on line nel prendere una decisione di acquisto.
Lo strumento da utilizzare è quello del social crm in una logica di cloud computing. La User Experience necessita di sistemi informativi aziendali multicanale: si va dagli enterprise social network, agli app store aziendali, si deve ragionar e in ottica di essere attivi e  lavorare da ogni device.

4)    Introdurre la Social Collaboration in azienda, ovvero “quell’insieme di strategie, processi, comportamenti e piattaforme digitali che consentono a gruppi di persone in azienda di connettersi, interagire, condividere informazioni e lavorare verso un comune obiettivo di business”. Ne abbiamo parlato qualche giorno fa mettendo in evidenza l’iniziativa di Stefano Besana ed Emanuele Quintarelli e della loro ricerca “Social Collaboration Survey”. Implementare un simile modello significa sensibilizzare sul ruolo della collaborazione, interazione e condivisione attraverso la tecnologia al fine di raggiungere obiettivi comuni. I vantaggi ottenibili sono identificabili nel miglioramento dell’efficienza, nel riutilizzo del conoscenza, nel miglioramento del coordinamento dei progetti e nel favorire un immediato aggiornamento sulle iniziative dei colleghi.

5)    Content is the King: utilizzate i contenuti originali, trasparenti e unici per dare valore aggiunto ai vostri clienti. Scrivete articoli e diffondete contenuti che possono appassionare i vostri utenti, rafforzando la strategia di analisi della user experience, favorendo da un lato un processo di fidelizzazione e dall’altro di brand awareness. Occorre pertanto delineare una chiara strategia di Content Marketing basata su una logica di inbound marketing ovvero di attrazione dei consumatori senza essere invasivi; sono gli user a scegliere ciò che preferiscono.

6)    Controllo di gestione e Finanza per supportare il top management nella fattibilità economico e finanziaria di determinati progetti e investimenti. Create dashboard e cruscotti aziendali per rendere più dinamici i vostri report ed avere sotto controllo i kpi di riferimento.

7)    Sperimentare: cercate di dare spazio a sperimentazione continue seguendo una logica di lean startup e minimum viable product da condividere con gli early adopter e successivamente con i clienti. Ciò significa che cliente visionario se considerato come driver del prodotto può contribuire a ridurre il gap relativamente alle caratteristiche mancanti nel caso in cui il prodotto risolve un problema reale; inoltre, la logica MVP ci permette di ottenere una big vision attraverso piccole migliorie senza necessariamente scivolare in un circolo vizioso.

8) Non trascurate l'innovazione tecnologica (e le wearables tech), senza tuttavia farsi trasportare dal  facile entusiasmo. Investire nella tecnologia non significa raggiungere un facile vantaggio competitivo se non c'è alla base un'attenta esamina strategica e una verficia dei costi beneifici oltre ad una diretta correlazione con la user experience trattata nei precedenti punti. Come dice Fabio Lalli: “Non è Tutto Tech oro, quello che luccica”. E' necessario riprogettare prodotti e servizi focalizzando l’attenzione sui Utente, Ambiente e Processi. La sola tecnolgia non basta".


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