L'era della mobile economy: quali opportunità per le aziende

Da B2corporate @b2corporate
Il 2014 sarà l'anno fatidico di una rivoluzione rapidissima, iniziata pochi anni fa ma che già mostra i suoi frutti: gli smartphone saranno più dei PC. E c'è già chi vuole mettere il personal computer in soffitta a favore delle soluzioni mobili, che siano i cellulari, i tablet o la via di mezzo, i cosiddetti phablet.
Di sicuro le aziende non possono sottovalutare questa "migrazione mobile": è anche il parere del professor Andrea Rangone, ordinario di Business strategy e Digital business del Politecnico di Milano e direttore degli Osservatori Ict, che ha parlato delle possibilità per le imprese a un webinar del gruppo Ambrosetti.

In Italia entro la fine dell'anno ci saranno smartphone e tablet in un numero paragonabile a quello dei suoi abitanti (45 milioni dei primi e 12 dei secondi), mentre negli Stati Uniti il sorpasso è già avvenuto. Con l'estensione della copertura 4G LTE, il momento è propizio per seguire il flusso, verso il quale l'Italia, per una, volta non è troppo in ritardo.
L'importante è sfidare lo scetticismo di chi ancora non si fida, perché il giro d'affari nel 2016 da noi dovrebbe essere di 40 miliardi: il mobile risponde a praticamente tutte le esigenze dei consumatori, anche nello stesso rapporto con l'azienda. Secondo Rangone, i benefici sono molteplici: «Da una parte la riduzione dei costi e l’aumento dei ricavi e, dall’altra, immagine, reputazione, awareness e aumento della qualità dell’esperienza dell’utente».
Il primo passo per un'azienda che voglia abbracciare questo cambiamento epocale è ovviamente dotarsi di una linea a banda larga ad alte prestazioni, come quelle che si possono trovare paragonandone la convenienza su SosTariffe.it.

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