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L'era glaciale 4, il punto di non ritorno

Creato il 29 settembre 2012 da Spaceoddity
L'attesissimo più recente episodio de L'era glaciale è finalmente arrivato sugli schermi italiani. La squadra però è cambiata: la regia è di Steve Martino e di Mike Thurmeier e anche la sceneggiatura sembra pensata diversamente, pur essendo opera del già rodatissimo Michael Berg, stavolta con Jason Fuchs. L'origine della missione di stavolta, sfuggire ai danni catastrofici e accelerati della deriva dei continenti, è ancora una volta l'irresistibile roditore Scrat con la sua ghianda, ma alla compagnia già ben nota di uniscono stavolta molti altri personaggi. La figlioletta tanto desiderata da Manny ed Ellie, Pesca, è ormai cresciuta e va dietro a un mammut piuttosto belloccio e arrogante, nonché superficiale, circondato da tante femmine di mammut osannanti e oche. Ma questo non è l'unico diversivo, perché Sid il bradipo riceve la visita della sua affezionatissima famiglia, venuta a trovarlo per depositare in realtà una pestifera e non proprio accattivante nonnina. Inoltre, durante la folle corsa di questo film, i nostri eroi incontreranno dei pirati - e Diego la sciabola trova anche l'amore - sì che niente è più come prima.
L'era glaciale 4, il punto di non ritornoIl quarto episodio dell'Era glaciale è, in effetti, un punto di non ritorno. Il ritmo si basa essenzialmente sulla moltiplicazione di scenari, situazioni e personaggi, attraverso la quale trovano nuova linfa i protagonisti, che non a torto mantengono il carattere con cui ben li si conosce (e, va detto, che possono essere apprezzati anche da chi volesse seguire solo quest'ultimo episodio di una delle più celebri saghe d'animazione degli ultimi anni). Lo stesso 3D, molto spinto, ma mai sgarbato, sembra contribuire a creare nuovi piani, con l'esito forse non del tutto calcolato di una certa dispersione e fiacchezza, a dispetto della corsa frenetica che pure prende la vicenda. Non mi sembra che siano stati annunciati nuovi film della serie, ed è un bene, perché credo che L'era glaciale 4. La deriva dei continenti non possa che essere l'ultima tappa, oltre la quale al massimo si possono immaginare solo delle serie televisive: ci sono caratteri, personaggi, ambienti a iosa per proseguire in questo senso con discreto successo, e anche il ricorso, piuttosto disneyano, alle canzoni contribuisce a un clima festoso che forse può stancare gli adulti, ma funziona come una buona animazione per l'infanzia ben progettata. D'altra parte, qualunque ritorno al lungometraggio rischia o la confusione o la noia di un rientro a un nucleo familiare ristretto, dopo i bagordi di una festa fuori porta.
Una menzione speciale merita il corto introduttivo, incentrato su Maggie Simpson alle prese con il suo primo giorno d'asilo e con la sensibilità ecologista ben nota nella sua sorella Lisa. L'episodio in sé, cinico come sempre, ma capace di una dolcezza davvero rivolta ai più piccoli, non ha niente di notevole. Semmai, sembra un esperimento interessantissimo per diffondere una nuova tecnologia a 3D, basato su più piani paralleli. Suggestivo e ipnotico, come sempre, merita un'attenzione meno banale della storia che ci narra.

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