7 NOVEMBRE – Alla fine ce l’ha fatta. Barack Obama è stato rieletto per il secondo mandato da “uomo più potente del mondo” alla Casa Bianca. Il candidato repubblicano Mitt Romney, da parte sua, ha ammesso la sconfitta ma al telefono ha aggiunto: “Prego affinché il presidente abbia successo nella guida del Paese. Questo è un tempo di grandi sfide per la nostra nazione”. Un segno di profondo rispetto e maturità politica che più volte i politici statunitensi hanno dimostrato in questi casi, anche dopo campagne elettorali all’ultimo sangue. In effetti anche quest’ultima è stata molto agguerrita, con Romney che ha accusato a più riprese Obama di non rispettare le promesse elettorali e quest’ultimo posto sul grande banco di prova della rielezione. Fino all’ultimo; si è ipotizzato un testa a testa con un possibile riconteggio dei voti in alcuni Stati. Alla fine, però, ha prevalso lo spirito della continuità, complice forse lo slogan Four more years, che si è rivelato un successo, proprio come Yes we can nel 2008. Nel complesso, ha convinto anche i 13 grandi elettori della Virginia ed i 9 del Colorado, aggiudicandosene in tutto 303, contro i 203 di Romney. Decisivo, è stato poi il voto dell’Ohio. Avendo Obama vinto, con larga maggioranza, in questo Stato, l’agognata soglia dei 270 grandi elettori è stata facilmente superata aggiungendo il voto della West Coast. Dalla sua pagina Twitter; il neo-rieletto Presidente degli Stati Uniti d’America ringrazia gli elettori che hanno reso possibile questo nuovo successo e afferma: “Finirò ciò che ho iniziato. Il meglio deve ancora venire”.
Per ora, mentre Obama promette di tornare alla Casa Bianca “più determinato e combattivo che mai”, i suoi sostenitori festeggiano, soprattutto al MacCormick Center di Chigago, storico quartier generale democratico, ma anche a New York e a Washington. Ciò che questa rielezione effettivamente porterà, solo la Storia può dirlo.
Silvia Dal Maso