Per inaugurare "L'erbario" ho deciso di cominciare da una pianta molto comune: la camomilla!
Di questa pianta vengono in genere raccolti i fiori, preferibilmente ancora semi chiusi e di un bel colore bianco. Una comune metodologia di raccolta consiste nel far passare fra le dita (o fra i denti di appositi pettinini) gli steli della pianta in maniera tale da raccogliere solamente i fiori, evitando una lunga fase di pulitura. I capolini vengono poi essiccati disponendoli in strati sottili all'ombra; si conservano poi in recipienti ermetici di vetro al riparo da fonti di luce ed umidità.
Da questi fiori si producono infusi che notoriamente vengono utilizzati per i loro effetti blandamente sedativi. Oltre che alla somministrazione orale, è possibile ricorrere all'uso di preparati di camomilla anche per nebulizzazioni, linimenti anti-stress, impacchi, colliri e collutori.
La camomilla è dotata di buone proprietà anti-infiammatorie, locali ed interne, e costituisce un rimedio calmante tipico dei fenomeni nevralgici (sciatica, trigemino lombaggine e torcicollo). Questo grazie a certi componenti dell'olio essenziale (alfa-bisabololo, guaiazulene, camazulene e farnesene), ad una componente flavonoide (soprattutto apigenina, quercetina, apiina eluteolina) ed ai lattoni matricina e des-acetil-matricarina. Il suo potere antiflogistico a parità di principio attivo (in peso) è stato comparato a quello del cortisone. Altri flavonoidi presenti (eupatuletina, quercimetrina) e le cumarine sono responsabili delle proprietà digestive e spasmolitiche. Queste combinazioni di principi attivi ne fanno un buon risolvente nella dismenorrea, nei crampi intestinali dei soggetti nervosi, negli spasmi muscolari e nei reumatismi. Nella medicina omeopatica, oltre alle indicazioni già elencate, la camomilla viene consigliata per i problemi associati alla dentizione, alla sindrome premestruale ed a varie malattie infantili come otiti, coliche e a numerosi problemi comportamentali. Sono infine note le proprietà nutrizionali della camomilla rispetto ai capelli e rispetto al cuoio capelluto; si utilizza anche per schiarire i capelli biondi che con il tempo tendono al castano: per questi scopi si deve preparare un infuso di fiori di camomilla, lasciarlo raffreddare, filtrarlo e poi utilizzarlo regolarmente dopo lo shampoo, per almeno una o due volte a settimana. L'olio di camomilla come anche l'infuso sono da sempre usati per lenire e calmare i rossori della pelle, gli impacchi caldi sono ottimi in caso di coliche epatiche, mentre i suffumigi di camomilla e rosmarino detergono, leniscono e ammorbidiscono la pelle. Il decotto di camomilla aggiunto all'acqua del bagno rilassa e decongestiona la pelle; inoltre la camomilla è da sempre utilizzata in cucina per preparare ottimi infusi, mentre nell'industria dolciaria è largamente utilizzata nella produzione di confetture, caramelle, gelati, gomme da masticare ed infine per aromatizzare i liquori quali ad esempio il Vermouth. La Matricaria chamomilla è conosciuta sin dai tempi più antichi e già gli egizi ne sfruttavano le sue proprietà. In passato i fiori di questa pianta venivano utilizzati come tabacco da pipa ed inoltre, il suo infuso, è un ottimo concime naturale in quanto a contatto con il terreno è capace di accellerare la fermentazione delle sostanze organiche.
Fonti:http://it.wikipedia.org/wiki/Matricaria_recutitahttp://www.mr-loto.it/camomilla.htmlhttp://www.elicriso.it/it/piante_aromatiche/camomilla_comune/#generali