Oramai il catering degli eventi non è soltanto questione di gusto... ma anche di vista. Del resto prima di assaporare utilizzando canonicamente le papille gustative, si comincia a costruire le proprie aspettative utilizzando i nostri occhi. L'estetica di un piatto è il passepartout per la scelta. Quante volte vi è capitato vedendo in un ristorante il cameriere portare un piatto in un altro tavolo chiedere: «Cos'è quello? Lo vorrei anch'io».
La stessa regola vale per il catering sempre più spesso declinato nel 'finger food'. Mini porzioni da consumare solitamente senza l'ausilio delle posate, salvo qualche eccezione come quella immortalata nella foto: una rivisitazione della parmigiana di melanzane alla catanese (a deporre in questo senso è la farcitura di prosciutto cotto e uova sode) raggiungibile soltanto con una posata. Certo la melanzana non era fritta, la salsa di pomodoro è diventata un pomodorino, e il tutto era cotto a vapore direttamente dentro il barattolo di vetro a chiusura ermetica.
Un misto tra cucina creativa e ecocucina... ma sempre di parmigiana di tratta nonostante il tocco di modernità che, sono sicura, non piacerebbe a mia nonna ancora saldamente legata alle tradizioni.