Si inizia con lo stretching: si muovono le dita, si fanno schioccare, si libera la mente e si accende il pc.
L’esercitator non perdona: se sbagli sei penalizzato, se non esegui l’esercizio peggio per te…ma non ti toglie nessun punto.
Non ti dice bravo, non ti dice imbecille, l’esercitator è muto: è rosso quando sbagli, verde di gioia se rispondi esattamente.
Se il precario si allena con l’esercitator, supererà il test preselettivo: se pensate che sia un periodo ipotetico della realtà, vi sbagliate. E’ un’implicazione! e di realtà non ne ha un briciolo…e il precario lo sa grazie all’Esercitator.
Il precario-terminator neutralizza ogni dubbio, ogni sequenza a botte di clik, solo grazie all’esercitator che lo programma al raggiungimento di un solo e unico obiettivo, una cattedra indeterminata nel tempo e nello spazio…sempre che non si autodistrugga al termine dei 50 minuti.