Sì. L'esibizione.
O serata che suona più figo.
Ai tempi dell'università, andare a ballare il sabato sera era l'appuntamento fisso. Ma niente locali fighetti, quelli che devi metterti il tacco per forza e ballare come uno stoccafisso a causa della ressa o dell'impossibilità di fare due passi in più senza rischiare la tanto amata caviglia.
No no, noi si andava in quei locali dove c'era spazio, dove potevi ballare sul serio, quelli dove facevi il cerchio e ti ci buttavi in mezzo e tutti lì a incitarti e guardare i tuoi passi per poi far posto a un altro. In quelli in cui ti chiedevi come mai ci fosse sempre una fila interminabile in bagno ma poi non ci facevi più caso. In quelli in cui vedevi gente che se ne andava, gentilmente accompagnata dal buttafuori all'uscio. In quelli in cui ti si avvicinavano per ballare e tu...ballavi. Punto. In quelli in cui eri tu e i tuoi amici e facevate casino e vi guardavano tutti e tutti volevano seguirvi con i vostri passi coordinati.
In quelli in cui noi ci si divertiva ballando, tutto il resto era superfluo e noia. In quelli in cui uscivi a Dicembre con meno 10 gradi, sudatissima e con la sola maglietta che mica bisognava entrare con troppa roba addosso che poi dove la butti?
Poi cresci e inizi a frequentare posti diversi. Quel posto che ti piaceva tanto scopri che l'hanno chiuso e ti rimangono solo i bei ricordi. E la voglia di ritornare in mezzo a quel cerchio. Prima o poi.
Ecco...quando meno te l'aspetti, tu che ripensi a tutti questi bei momenti, senti la tua insegnante che dice "ragazze...a fine Marzo preparatevi che facciamo una serata in un locale"....cosa?? Una che??
"sì sì....che poi se volete continuare a far serate guardate che davvero è facile riuscire ad organizzarle o trovare i posti dove andare".
"e guardate che siete in mezzo a tutti...portate chi volete..ma soprattutto vi voglio strafighe!".
"...e metterò davanti solo chi fa bene il balletto, capito?"
(e io dove sono? in prima fila ovvio...e non è un vanto per me...io timida....seeeeee!)
"...e no...non possiamo portare troppi brani che stiamo preparando per il saggio, quindi ritireremo fuori quello dell'anno scorso...sì quello dove tu, Olivia, hai fatto l'assolo in mezzo....".
Ora.
Va bene, facciamo sta serata che son secoli che non ballo più veramente in un locale.
Perfetto, il giorno dopo so già che sarà il devasto in ufficio.
Sono d'accordo, questa cosa unisce il nostro gruppo e sì, forse potremmo diventare una crew.
Lo so, mi divertirò un sacco.
Però scusate se a me l'idea di fare una serata continua a farmi ridere. Io. Una serata. Rido.