Abbiamo voluto dare supporto ai volontari (AGESCI, Caritas, altri di buona volontà), che si stanno occupando in questi giorni dell’accoglienza ai nuovi immigrati sbarcati alcuni giorni fa a Cagliari.
Il nostro intervento è stato abbastanza semplice: smistare e dividere l’abbigliamento e le scarpe secondo le taglie, le misure, il genere; consegnare a ciascuna/o di loro quanto previsto “pro capite”.
Sono persone giovani, alcuni bambini (da 3 a 6 anni circa spaventati,attaccati alle loro mamme e terrorizzati quando si cerca di staccarli per misurare loro i vestitini o le scarpette…), magrissime, che però sorridono e (la maggior parte di loro), per quanto cerchino di
prendere più cose alla volta (magliette, abbigliamento intimo), si affidano e adeguano con grande facilità a quanto indicato (non più di due capi alla volta.
Quindi nessuna protesta o recriminazione come spesso si legge sui giornali.
Alcune di loro, mi faceva notare Anna, avevano ancora i piedi sporchi di sabbia…..
E’ stato bello stare lì ieri (oggi ci tornerò per alcune ore), per toccare con mano quanto con il cuore già sentivo: sono come noi, miti,sorridenti se ti approcci con un sorriso, spaventate e (mi pare di leggere nell’atteggiamento e nei loro occhi) quasi rassegnate perchè abituate a tragedie ben più grandi dell’essere “ospitate” in contesti di precarietà in una terra non loro, nella quasi impossibilità a farsi
comprendere e a fare i conti con una cultura che non è la loro. Per esempio, gran parte dell’abbigliamento donato in questi giorni non può essere utilizzato perchè gli abiti o le gonne sono troppo corti o troppo succinti e loro per cultura non li possono usare….
Ma è bello vedere che quando vengono proposti li rifiutano con delicatezza, quasi scusandosi….
Ma sono soprattutto troppo larghi: loro sono davvero MOLTO magre e siamo riusciti per lo più a distribuire t-shirt, mentre sembrano essere carenti pantaloni delle loro misure; quelli disponibili, pure quando di piccole taglie , sono comunque larghi.
In questi giorni si ha bisogno di bagnoschiuma, shampoo, pettini, rasoi, detergenti vari, spazzolini, dentifrici. Oltre ovviamente ad abbigliamento estivo
o giacchine o giubbini leggeri di piccola taglia: S o M, sia maschili che femminili. Scarpe da donna (anche da tennis) prevalentemente 37 e 38, ma anche da uomo.
Infine sarebbe importante poter avere la disponibilità di forze umane che possano dare il cambio a quei volontari che spesso stanno in fiera anche 24 ore di fila: c’è da smistare, vigilare, distribuire, ma anche servire alla mensa, aiutare in cucina ecc ecc.
Ci sembra questa una possibilità concreta per fare nostre le parole di
Gesù “…Ogni cosa che avrete fatto al più piccolo l’avrete fatta a me.