E' la seconda biografia che leggo in vita mia. Incredibile ma vero, ma l'esperienza mi piace e devo ringraziare Agassi e Maria per questo bell'inizio in un mondo narrativo che avevo sempre schivato come la peste. L'età dei lupi è uno di quei romanzi che, ai più cinici, farebbe venire in mente questa domanda: c'era bisogno di pubblicarlo?Le esperienze giovanili dei ragazzi si assomigliano tutte. C'è un momento dove tutto cambia, tutti i ragazzi di quell'età pensano di vivere un'avventura straordinaria, da ricordare sulla carta, da scrivere perché... unica. Il fatto è che questa esperienza è un momento molto intimo, e forse è per questo che consideriamo unico. Per cui, tornando alla domanda cinica, come dovrei rispondere?Ebbene questo romanzo è scritto con ironia; è accattivante perché il linguaggio usato da Maria Silvia non è mai banale nel descrivere situazioni normalissime, a partire dalla "presa dell'autobus" all'uscita da scuola, fino a giungere al "bacio a stampo", che bene o male tutti abbiamo rubato o... sperimentato.Allegra, mordente, leggera, simpatica... ecco come potrei descrivere lo stile dell'autrice. Il libro diverte e accompagna. Poi c'è la musica. Tutto nasce dalle Spice, e poi evolve, fino all'attuale Lady Gaga. Un bel modo di intrattenersi leggendo.
Cosa rimane da dire? Il libro ha una copertina originale; segue la linea grafica della Voras, ha colori caldi, energici, vitali, proprio come il contenuto del libro. La carta è spessa, non luminosa, un po'... retrò. Bella in una storia biografica perché sembra provenire dai bei tempi andati. L'odore non è facile da inquadrare. Devo pensarci ancora un po' su, prima di riuscire a descriverlo.
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