I. Gesù è un provinciale
immensi spazi aperti, grandi prati, il fiume, il mare: tanti piccoli angoli di natura che non servono a niente, se si è un adolescente, un ventenne o quasi, alle soglie degli anni duemila, figlio di cotanta cultura e inaridito dentro. Freddy e i suoi amici non hanno stimoli. non hanno voglia di far nulla e, sostanzialmente, non fanno niente. ma non sono allegri vitelloni, né tossicodipendenti sfasciati, né- ancora- psicopatici sociologici. sono solo annoiati. ma non ancora svuotati: se è vero, da una parte, che sono ancora capaci di slanci di sentimentalismo (almeno a parole), è anche vero, dall'altra, che stanno scivolando sembro più giù, in un declino decretato dal mesto silenzio delle loro rimpatriate da encefalogramma piatto.
II. ciné dimanche
la noia, alla fine, è il motore di tutto. li fa muovere tutto il giorno su quei motorini in mille giri inutili senza meta, li porta a frequentare qualsiasi elemento di distrazione la periferica Bailleul abbia da offrire, dalla banda alle gare di canto fra fringuelli. li porta alla xenofobia, che è ancora più irritante da guardare perché non alimentata da un reale conflitto identitario quanto più da noia tradotta in superficialità di sguardo. li porta alle molestie, alla ragazzina grassa e quindi- anche qui, come per l'arabo- diversa. c'è poco accanimento. si tratta, in realtà, di passatempi: come i ragazzini che buttavano sassi dal cavalcavia. un gioco. come finire in prigione, o ammazzare un coetaneo a forza di botte. niente è importante, tutto si può distruggere. l'Umanità è un qualcosa di veramente lontano.
titolo originale: La vie de Jésusun film di Bruno Dumont1997