E per coloro che ancora non si sono decisi a leggere le prime pagine, ecco la trama di L’Età Sottile (così si decideranno!):
Quando Gregorio incontra la Magia per la prima volta ha quattordici anni e l’infanzia gli sta scivolando di dosso come l’acqua del mare del piccolo paese del Sud dove va in vacanza. La proposta che gli viene fatta va oltre ogni immaginazione, e l’idea di diventare più potente di qualsiasi mortale sembra decisamente allettante… Se Gregorio accetta, però, dovrà nascondere a chiunque la sua nuova vita; dovrà tacere e mentire alla famiglia e agli amici di un tempo; dovrà abbandonare la sua normalità ed entrare in un mondo dove la parola è azione, e le azioni sono al di sopra di ogni giudizio. Un mondo di cambiamento costante, di pericoli mortali, di tradimento, ma dove l’amicizia è più potente della morte…
1. Ciao Francesco e grazie per aver accettato il mio invito!
Grazie a te per avermi invitato!
2. Voce narrante del libro è Gregorio. Lo incontriamo per la prima volta quando ha 14 anni ma la nostra storia comincia solo due anni dopo, quando è appena adolescente. Cosa dovremmo sapere di Gregorio, per iniziare a conoscerlo? Come lo presenteresti, se fosse un tuo amico?
Gregorio è una persona molto giovane, molto insicura, molto talentuosa. E’ un mix potenzialmente letale.
3. Gregorio incontra un uomo, Levi, che per la prima volta lo tratta da adulto e per questo si conquista da subito la sua simpatia. Senza svelare troppo, chi è quest’uomo?
Un Maestro, uno che ha davvero qualcosa da insegnare. Come spesso capita con i Maestri, è anche una persona cui stare attenti.
La Magia dell’Età Sottile è la magia realmente praticata oggi, soprattutto in Occidente. In breve, la magia è prima di tutto un modo diverso di vedere il mondo, e poi un insieme di tecniche, idee, teorie, che permettono di agire di conseguenza. Volevo scrivere un libro in cui, per una volta, le parti magiche fossero rigorosamente realistiche – e mi sono divertito molto a farlo.
5. Forse, però, la molla che spinge Gregorio ad accettare la proposta di Levi è ancora più profonda e appartiene in un qualche modo ad ognuno di noi. Gregorio non vuole essere uno tra tanti, e tale stato si può rivelare più duro di quanto si creda. Cosa ne pensi?
Essere ‘uno tra tanti’ è semplice. Ti consente di avere un lavoro sicuro, ti consente di sapere cosa succederà domani, ti consente di avere più tempo libero e meno delusioni. Ma ti rende anche un po’ più grigio, un po’ più spento. Io credo che valga la pena di lavorare per non essere uno fra tanti. Devi sapere che rischi di romperti le ossa; devi sapere che non sempre finirai a Hogwarts e non sempre le tue scelte saranno facili, e tutte, avranno un prezzo. Ma ne vale la pena. Perché essere ‘uno tra tanti’ non è vivere, è sopravvivere.
6. Non sveliamo alcuna anticipazione se diciamo che l’età sottile cui si riferisce il titolo è l’adolescenza. Cosa ti affascina di questa età, così controversa ma così interessante?
Tutto. Non mi piaceva essere adolescente, e non ho alcuna nostalgia per quell’età. Ma ha un aspetto magnifico: il suo essere sottile, appunto. Sei grande abbastanza da capire che hai delle scelte davanti a te (quando sei bambino scegli poco, fai e basta), ma al tempo stesso, non ne hai ancora fatta quasi nessuna. Puoi diventare qualsiasi cosa. Essere adolescenti è come essere di fronte al mare, pronti a partire, immaginando tutti i porti in cui arriverai, ma senza ancora un’idea precisa di quali sceglierai. Questo, per come la vedo io, è magnifico.
7. Diverse affermazioni mi hanno colpita nel libro, la prima riguarda le regole. Levi, in un passaggio, dice a Gregorio che le regole sono come le montagne, sono là per essere superate. Tu cosa ne pensi?
La penso come Levi. Non sempre sono d’accordo con i miei personaggi, ma in questo caso sì. Le regole sono utili per il vivere civile, ma se non sei mai curioso di vedere cosa nascondono… non sei un mago.
8. Un’altra affermazione molto importante, che certamente porta a riflettere è l’idea che bisogna essere uomini prima ancora che maghi. Se poi a maghi sostituiamo qualsiasi ruolo ci venga in mente, dovremmo scriverlo a grandi lettere e appenderlo in ogni posto pubblico. Pensi che forse, noi uomini ce lo dimentichiamo “qualche volta”?
Spesso. Io credo che una cosa importante, nella vita, sia diventare bravi, ma bravi davvero, in quello che facciamo. Qualunque cosa sia, scrittore, mago, infermiere, falegname. E l’unico modo che hai per diventare bravo, qualunque sia la cosa che fai, è quella di diventare un uomo o una donna migliore. Come società diamo molta importanza a doti come l’intelligenza, o l’astuzia. Personalmente, più cresco, più valuto la saggezza sopra ogni cosa.
9. Non voglio svelare altro del libro o si perderebbe la magia (ooops, gioco di parole) nel leggerlo, solo un’ultima domanda: cosa ti piacerebbe rimanesse nel lettore una volta girata l’ultima pagina del romanzo?
Il rimpianto per non averne un’altra ancora da girare.
L’AUTORE
Titolo: L’ETA’ SOTTILE
Autore: Francesco Dimitri
Editore: Salani
Pagine: 396
Prezzo: € 15,90
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