L’eurocrazia di Brussels pianifica nuovi strumenti di controllo

Creato il 02 aprile 2013 da Coriintempesta

Segue ” La fine dell’Europa” di Salvatore Santoru

Articolo inviato al blog

di: Luciano Lago

L’oligarchia europea che comanda a Brussels e Francoforte, dopo l’operazione di prelievo forzoso attuata a Cipro, si appresta ad esportare questo modello di intervento in altri paesi (indovinate quali?) del sud Europa che presentano una forte situazione debitoria. Inutile aggiungere che trattasi della Spagna, del Portogallo e dell’Italia.

Nonostante le prime smentite ufficiali (fatte per “calmierare” i mercati), il portavoce della Commissione Europea Olivier Bailly, ha rilasciato dichiarazioni all’agenzia Reuters circa una bozza di legge della stessa commissione con la quale si prevede la possibilità di istituzionalizzare il sistema di prelievo forzoso sui conti bancari anche in tutti i paesi dell’eurozona.

Questo sistema , secondo le affermazioni di questo signore, dovrebbe consentire alla finanza di consolidare i debiti delle banche ed integrare il sistema bancario europeo.

A questo proposito sono molto indicative le affermazioni fatte ultimamente dalla Cristine Lagarde, direttrice del FMI, la quale ha sostenuto, in un recente suo intervento, che “ci stiamo muovendo verso un’era illuminata della grande finanza globale e della regolamentazione basata sull’esperienza e sulla ragione”.

Secondo la relazione del FMI, una delle priorità per l’eurozona consiste nel trovare” modalità e disposizioni governative per ricapitalizzare il MES” o ESM (meccanismo di stabilità) quel meccanismo a cui soltanto l’Italia dovrà corrispondere 127 miliardi di euro e che servirà per finanziare gli stati in difficoltà (accordo sottoscritto dal governo Monti e ratificato dal parlamento nel Luglio 2012).
[http://pensareliberi.com/2011/12/17/mes-meccanismo-europeo-di-stabilita-un-colpo-di-stato-in-17-paesi/]

In pratica l’Italia dovrà bussare alle grandi banche (FMI, Goldman Sachs,Morgan Stanley, ecc.) per avere il finanziamento delle quote da versare al MES che sarà poi utilizzato quanto prima dall’Italia stessa per finanziare il proprio debito. Indovinate chi ci guadagna in questo meccanismo che addebiterà interessi sugli interessi?

La banche naturalmente.

Avevate forse dei dubbi?

Vietato però sostenere o affermare che ci troviamo nel grande “sistema dell’usura” e della dittatura bancaria poiché si potrebbe passare per “anti europeisti” ed essere accusati da Repubblica, Corriere della Sera, dalla Stampa e dall’Unità di “complottismo” e disfattismo anti europeo.

La Commissione Europea e gli altri centri di potere tuttavia non si fermano a questo, sembra che siano sempre in perenne attività di pianificazione e mettono quindi allo studio altri meccanismi per vincolare sempre di più gli Stati e sottrarre a questi ogni possibile autonomia arrivando ad un controllo totale della gestione finanziaria.

Ecco quindi che hanno previsto un nuovo organismo: l’European Resolution Autorithy (ERA), una entità indipendente ed autonoma che avrà il compito di monitorare le banche con poteri superiori ad ogni autorità statale.
[http://www.reuters.com/article/2012/10/22/us-europe-banking-barnier-idUSBRE89L0AN20121022]

L’ultima creatura nella “diabolica” mente degli eurocrati sarà poi L’SSM (Single Resolution Mecanism), altro organismo di supervisione che avrà la finalità di consentire al MES di ricapitalizzare autonomamente le banche e che avrà caratteristica di segreto professionale per chi lavora ed opera all’interno di questo organismo. Da notare che anche per il MES è previsto di operare nella totale riservatezza con funzionari di alto livello che godranno di una tale immunità nelle funzioni svolte.

In pratica assistiamo al fenomeno di una vera e propria oligarchia tecno finanziaria europea (non eletta da nessuno) che pianifica una serie di “strumenti finanziari” appositamente predisposti per assumere su di sé ogni potere di decisione e controllo, sottraendo ogni sovranità agli Stati Nazionali ed ai Parlamenti delle singole nazioni che avranno l’esclusivo compito di ratificare decisioni già prese a Brussels e a Francoforte.

Lo hanno realizzato e capito e questo fenomeno i nuovi movimenti di protesta come il “5 Stelle” che recentemente hanno conquistato posti e visibilità sulla scena politica italiana? Ci vengono dei forti e ragionevoli dubbi.

Naturalmente questi nuovi organismi europei ci vengono “venduti” come meccanismi che permetteranno una sempre “maggiore integrazione europea”; si certo pensiamo noi ma integrazione di che, delle banche a spese dei cittadini, come facilmente dimostrato dagli esempi di Cipro e della Grecia.

I sostenitori di questa Europa non si rendono conto che questa “eurocrazia” è totalmente protesa a tutelare gli interessi delle grandi banche e non ha nulla a che vedere con l’Europa dei popoli . Piuttosto questa eurocrazia costituisce una “trappola” della grande finanza nella quale sono caduti i cittadini europei che vengono vessati e derubati nei loro risparmi e nei loro diritti.

Questo avviene grazie alla complicità di classi politiche vendute in toto agli interessi di questi gruppi che sono talmente forti da poter controllare i media, da inserire i loro fiduciari all’interno dei governi e dei più importanti organismi pubblici in modo da esercitare ogni forma di pressione e di influenza orientata a rendere “irreversibili” le decisioni e le scelte attuate dall’eurocrazia.

Arriverà però il momento della presa di coscienza delle persone e dei cittadini ed è facile prevedere che, come sempre succede nella Storia, cambiare e rivoltare questo sistema (che si va sempre più consolidando) non sarà indolore e presenterà dei costi e dei sacrifici notevoli che sperimenteranno per primi coloro che avranno il coraggio di fare opposizione e sfidare quella cappa di conformismo e di assuefazione che è precisamente la miglior difesa dell’oligarchia insediatasi a Brussels e Francoforte.

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di: Salvatore Santoru

L’Europa è finita.Oh meglio,questa Europa unita è finita.La pessima gestione della crisi greca e cipriota  sancisce il  definitivo abbandono di quel sogno europeista che ci è stato  propagandato per anni.Ma d’altronde non poteva durare più di così.Non poteva durare più di così  un’Europa basata su un’unificazione forzata invece che spontanea,sull’omologazione invece che sul rispetto di differenze e diversità,su una base fortemente oligarchica e tecnocratica invece che democratica.Una sua implosione era nell’aria,e questo era talmente evidente,che solo gli euroburocrati non se ne sono accorti,continuando ostinatamente con le loro politiche fallimentari,sordi ad ogni minima critica.Ormai si è giunti a un bivio:abbandonare questo progetto ormai moribondo e pensare a un’altra Europa,oppure continuare su questa via verso la costruzione del “superstato” europeo,con tutti gli effetti collaterali connessi.Ai posteri l’ardua sentenza.


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