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L’Europa deve cambiare. Lo spauracchio di una Brexit

Creato il 09 febbraio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Lo spauracchio di una possibile Brexit fa tremare l’Europa. Renzi parla di una “soluzione terribile” e ammette di voler scommettere su Cameron. Intanto l’Europa si interroga: “o si cambia o è finita”. Un monito che lascia poco spazio a interpretazioni di sorta. E intanto il ministro dell’Economia, Padoan, rassicura che il calo del debito pubblico nel corso del 2016 invertirà le opinioni europee sui mercati italiani. Dunque, anche l’Italia è destinata a cambiare se vuol sopravvivere in Europa. La situazione attuale non può che nuocerle.

In un’intervista a Bloomberg, il premier Matteo Renzi ammette di scommettere sul primo ministro del Regno Unito, David Cameron, per scongiurare una possibile Brexit. E su questo fronte incalza, sottolineando il bisogno di siglare un accordo nel summit del 18-19 febbraio prossimi, in assenza del quale il Regno Unito potrebbe decidere per un’uscita dall’Unione Europea. “Uno scenario che non possiamo permetterci” esclama Matteo Renzi, lasciando intendere l’attuale instabilità politica ed economica che sta investendo l’Europa. “Un’incertezza che può aprire a scenari terribili” ha ancora aggiunto il premier nel corso dell’intervista. Ed evidenzia dunque i benefici che deriverebbero dai cambiamenti proposti: “sarebbero un buon compromesso su cui lavorare”. Una simile affermazione si ricollega alle proposte di cambiamento avanzate da Donald Tursk, il presidente del Consiglio europeo, per tenere ancorato il Regno Unito all’Unione Europea.

Renzi si è mostrato categorico: “L’Europa è chiamata a cambiare strategia, altrimenti è finita”. Un cambio di strategie che muova verso il rilancio del vecchio continente e della sua economia, che su certi fronti sta attualmente imbarcando acqua, quel tanto da sospettare una Brexit con conseguenze terribili per l’Europa. Tra le proposte avanzate da Matteo Renzi, si legge chiaramente il bisogno di incentivare la crescita generale e una riduzione sensibile della burocrazia da parte dell’Unione Europea. Ma anche il fronte Schengen rimane caldo. La messa a tacere dell’accordo potrebbe, infatti, minare direttamente l’identità dell’Europa. “E’ un rischio che non possiamo permetterci” ha spiegato il premier Renzi, “Non possiamo rischiare di colpire l’identità europea”. In linea con l’accordo di Schengen e il dibattito che di recente si è aperto, il premier italiano ha assicurato che nell’arco del 2016 dovranno essere prese delle misure solide e concrete per trattare la questione dell’immigrazione. “Sarà una questione chiave per i prossimi 12 mesi” ha detto.

Sul versante economico, intanto, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha sottolineato la necessità di un calo del debito: “Solo così potremo rilanciare i mercati italiani e invertire l’attuale giudizio”. Parla così di un previsto calo del debito per l’Italia nel corso del 2016, un calo che segnerebbe una svolta decisiva del Paese nei suoi rapporti con l’Europa. “Dobbiamo mettere a tacere lo scetticismo degli altri Stati europei” ha affermato. “Il rilancio dell’Italia passa anche attraverso il giudizio dei partners”.

Tags:Bloomberg,Brexit,Bruxelles,Cameron,Consiglio europeo,Debito,intervista,Italia,Londra,padoan,regno unite,Renzi,roma,UE,Unione Europea

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