Secondo le ultime statistiche negli ultimi tre mesi per i paesi euro il prodotto interno “va giù” dello 0,4% e la produzione industriale dello 0,6%: il dato che riguarda la produzione industriale in Italia è del 8,2% in meno.
Invece per gli Stati Uniti c’è una crescita dello 0,4%. e dello 0,3% in Giappone.
Sono dati che restituiscono una situazione abbastanza negativa a livello globale anche se gli USA mostrano timidi segni di ripresa e di rilancio dell’occupazione(riguardo alle ultime statistiche).
Avranno ancora la “forza” gli USA di mantenere la “posizione egemone” che avevano in passato?
La crescita purtroppo se non è pari a zero poco ci manca e se oltre ai Bric(Brasile, Russia, India, Cina)i quali anche loro sono in netto rallentamento, gli Stati Uniti non riprendono il loro ruolo guida il sistema economico economico mondiale ha poco da “sperare bene”.
L’Europa, da sempre il centro della produzione e della crescita mondiale, sta attraversando momenti alquanto difficili e solo i paesi del nord Europa sembrano avviarsi a superare questa “situazione stagnante”.
I paesi del sud Europa fungono da “peso” che rallenta “tutto”: economie come quella spagnola e greca sono in tremenda difficoltà e l’Italia riguardo a ciò non è da meno.
Che il fondo salvastati ci sia o no non è importante: per l’Europa intera c’è bisogno di un nuovo piano di sviluppo economico improntato ad un maggiore uso delle energie rinnovabili e ad una maggiore propensione alla logica del risparmio energetico.
La ripresa europea è nell’interesse di tutti, anche di leader come la Germania che vede frenare le esportazioni verso i paesi della zona euro.