Scrivo qui per comodità, perché so già che 140 caratteri non mi bastano, però includo un po' di miei tweet sul tema:
"#IoNonLeggoRepubblica" io si, e infatti nel caso critico con cognizione di causa
— Xab (@Xabaras89) 18 Febbraio 2015
ma fattela pure tu @beppe_grillo: sputtanare @repubblicait è davvero la priorità del giorno? Cioè, manco Salvini... #IoNonLeggoRepubblica
— Xab (@Xabaras89) 18 Febbraio 2015
Con il macello in Libia? Con l'Ucraina, lo #SwissLeaks, la riforma costituzionale ecc.? Manco vivessimo nel paese dei lettori poi @toxxybarE insomma, sinceramente a me di come se la passa il blog di Beppe Grillo non me ne può fregar di meno, quindi questa sarebbe la prima critica che farei anzitutto a Repubblica, giornale che IO leggo, e spesso critico, anche perché ce l'ho digitalmente gratis ogni giorno grazie Brianza Biblioteche
— Xab (@Xabaras89) 18 Febbraio 2015
Ma è sopratutto la critica che faccio di rimando ai 5 Stelle e lo stesso Beppe: lasciamo perdere un attimo il merito della questione, diamo per scontato che Repubblica (così come altri quotidiani) le spara spesso e volentieri ed è più che giusto smontare eventuali bufale con i fatti...
"#IoNonLeggoRepubblica" io non mi vanterei mai di non leggere qualcosa, nemmeno il Mein Kampf. Leggere è conoscere. Conoscere ≠ condividereL'idea stessa del vanto di non leggere qualcosa è una scemenza che non andrebbe mai incoraggiata, tanto più che è inutile (visto che in Italia i quotidiani non li legge quasi nessuno), dannosa per l'immagine costruttiva del Movimento (quella che non sarà virale in rete, ma opera alle camere) che così non fa altro che passare per una specie di concorrente di Salvini a chi la spara più grossa
— Xab (@Xabaras89) 18 Febbraio 2015