"Questo film non uscirà mai in Italia, che depressione."
Hotell (Svezia, Danimarca 2013) Regia: Lisa Langseth Sceneggiatura: Lisa Langseth Cast: Alicia Vikander, David Dencik, Anna Bjelkerud, Mira Eklund, Henrik Norlén, Simon J. Berger, Lisa Carlehed Genere: depresso Se ti piace guarda anche: La guerra è dichiarata, Alabama Monroe, Il grande capo, Ma che colpa abbiamo noi"In questa camera non c'è il minibar?
Adesso sì che sono ancora più depressa!"
Hotell rilancia ulteriormente questa tendenza e in particolare è da sconsigliare alle MILF-wannabe. La protagonista del film è Erika, una donna che ha una vita splendida. È ricca, gnocca, ha un bel lavoro, un marito che la ama e sta per avere un bambino. Ed è lì che la sua vita da sogno si trasforma in un incubo. Erika ha un parto traumatico, in seguito al quale il figlio gli nasce con dei problemi ed è costretta a tenerlo in ospedale. A questo punto la sua vita cade a pezzi e niente per lei sembra più avere un senso. Non esattamente il film adatto a chi è in dolce attesa o ha in programma di esserlo, ve l’ho detto. Hotell è un soggiorno nell’albergo della depressione. Una vacanza nel male di vivere. Si annuncia quindi una visione del tutto avvilente?
"Hey, ma dove sono finito? In un film sadomaso di Lars von Trier?"
No. A sorpresa no. Hotell non è una commedia spassosa, ok, questo ve lo concedo. Eppure, considerate le premesse che vi ho appena enunciato, ci si aspetterebbe un invito al suicidio, cosa che il film invece riesce a evitare di essere. Non perché la pellicola si trasformi all’improvviso in un inno alla gioia di vivere, o nella solita robetta buonista. In questo film si affrontano i sentimenti, ma non v’è spazio per i sentimentalismi. Questo perché per fortuna non siamo dentro a una pellicola americana o italiana. Hotell è un glaciale film co-prodotto da Svezia e Danimarca. La mia nuova fissa è il cinema dei paesi nordici. L’amour per la Francia l’ho messo momentaneamente da parte, dopo le stroncature di Tutto sua madre e Yves Saint Laurent, e ora quando voglio guardarmi un bel film rivolgo lo sguardo più a nord. Alla Danimarca di Lars von Trier, ovviamente, ma anche alla Finlandia dell’interessante Heart of a Lion e alla Svezia che ci regala chicche come il punk-movie We Are the Best! e questo depresso-ma-non-troppo-movie."Pronto?
Sì, mi chiamo Vikander con la V di Vagina, non con la F di Fika."
Adesso andate e moltiplicatevi... il meno possibile. (voto 7+/10)