Non e’ stata tanto la goleada della Germania a stupirmi,visto che questo e’ il peggior Brasile schierato da sempre ai mondiali,ma la perdita dell’Identita’ Nazionale.
Cioe’ a partita conclusa,via sciarpe,magliette gialle e bandiere,e avanti con il ripudiare la nazionale e cio’ che essa rappresenta per il popolo brasiliano.
Una ferita dove il passo tra l’orgoglio e l’essere rappresentato e’ breve,e dove il brasiliano rigetta un simbolo,la nazionale di calcio e il calcio,amato e difeso da sempre.
E allora penso a noi,poveretti,che nei maro’ abbandonati in India da un governicchio subdolo al ricatto e poco energico contro chi e’ il padrone delle chiavi della prigione,vediamo l’Italia tanto amata e offesa.
Penso anche a chi nell’orgoglio nazionale italiano e nella sacra giustizia,si meraviglia di un inchino al boss di turno e grida al peccato originale….amen.
Insomma siamo legati ai simboli che se reggono bene,specialmente quelli sportivi e politici,ci caricano e ci inorgogliscono dinanzi al mondo.
Siamo italiani,siam tutti fratelli ma non ce ne fotte una mazza se qualcuno ci chiama anche mafiosi e mediocri nel calcio che conta.