L'ignoranza della lega sulla pillola abortiva e l'intervento sempre più massiccio della chiesa cattolica sulla nostra vita sociale

Da Madyur


Luca Zaia, ad Affaritaliani.it afferma il suo no all'uso della pillola abortiva Ru486 negli ospedali della regione: "Resto contrario dal punto di vista etico". 'Nell'ambito della 194 - aggiunge Zaia - abbiamo delle grosse perplessità rispetto alla sperimentazione perché ci sono stati dei morti". Ma così si va contro la 194? "No. Stiamo talmente banalizzando la questione - afferma - che la Ru486 rischia di diventare l'aspirina delle minorenni".
Sono per la difesa della vita - ha detto Cota - e penso che la pillola abortiva debba essere somministrata quanto meno in regime di ricovero". Alla domanda "Ma quindi quelle pillole che la Bresso aveva ordinato e che sono già arrivate in Piemonte, rimarranno nei magazzini?", la risposta è stata: "Eh sì, per quanto potrò fare io sì".
MA COS'è LA RU 486 ?
La pillola RU 486 permette di interrompere chimicamente la gravidanza anziché chirurgicamente.
Il suo inventore, Emile-Etienne Beaulieu aveva chiamato questa tecnica contragestione
La pastiglia per abortire si basa sul mifepristone, un farmaco che contrasta l’azione dell’ormone della gravidanza, il progesterone. Si lega infatti ai recettori del progesterone, occupandoli tutti e impedendo all’ormone della gravidanza di sostenere la sopravvivenza dell’ovulo fecondato.
Il farmaco si prende per bocca, agisce dopo che l’ovulo fecondato si è impiantato nell’utero ed è efficace fino a 49 giorni dall’ultima mestruazione – contro la scadenza di 90 giorni dell’aborto chirurgico.
Questo è quanto stabilito dal protocollo di sperimentazione dell’ospedale ginecologico Sant’Anna.
In altri paesi europei, come l’Inghilterra e la Svezia, il tempo massimo sale a 63 giorni.
In Francia si trova in farmacia, in Inghilterra nei consultori. Legale in Germania, Austria, Spagna, Usa.
Provoca un aborto che nella maggior parte dei casi non richiede ulteriori interventi e tecnicamente somiglia a mestruazioni più dolorose.
PENSIEROMADYUR: Partendo dalla premessa che io sono per la vita, dico anche che la pillola può far abortire senza bisogno di nessun intervento invasivo e chirurgico. L'ignoranza della Lega è che il rispetto della vita non si fa contro una pillola. ESiste già una legge , chiamata 194, che prevede chirurgicamente entro i tre mesi l'intervento abortivo.
La Ru486 quindi dovrebbe migliorare il prospetto psicologico di una donna che ha deciso, a causa di una vita travagliata o errata ,di abortire. L'ignoranza della lega ,e della gente che plaude questi governatori, è devastante.
Non esistono morti documentati della pillola.
Come seguito :

In questi 11 anni l'azienda produttrice della RU 486, ha raccolto in un dossier tutti i decessi provocati dalla pillola rilevati in tutto il mondo (Usa e Francia in testa). Dal documento emerge che le 29 morti sospette sono effettivamente riconducibili all'impiego del farmaco RU 486 da solo o in associazione con Misoprostolo, ma questi farmaci sono stati utilizzati sempre in modo distorto, contro ogni indicazione medica di riferimento e per patologie che nulla hanno a che fare con laborto farmacologico. Ecco il dettaglio.
Due casi di decesso nel 2000 e nel 2008 riguardano addirittura soggetti maschili che hanno usato il Mifepristone per curarsi rispettivamente un meningioma e una forma depressiva.
In altri dieci casi, il Mifepristone è stato utilizzato come palliativo per curare patologie tumorali che sono poi risultate la reale causa di morte (carcinoma ovarico, carcinoma della mammella metastatico, morbo di Cushing, sarcoma, carcinoma adrenocorticale).
Rimangono 17 casi collegati allaborto farmacologico. E anche in queste situazioni il medicinale non sarebbe stato letale se fosse stato usato in modo corretto secondo le prescrizioni mediche e i protocolli internazionali. Invece, la RU è stata somministrata in modo irregolare o distorto. Infatti, in 10 casi il Misoprostolo è stato usato con dosaggio doppio (800 invece di 400) rispetto a quello autorizzato per laborto farmacologico. In altri quattro casi il Mifepristone è stato impiegato oltre il termine previsto per il suo utilizzo. In genere viene consigliato alle donne che vogliono abortire entro la nona settimana. Non un giorno di più. Invece, in quattro casi le pazienti hanno ingerito il farmaco a 10 settimane e addirittura nel secondo trimestre di gravidanza, a 22 settimane e a 24 settimane. Cè di più. In sette casi le donne hanno subito una sorta di shock settico o di emorragia gastrica provocati dal dosaggio doppio di Misoprostolo e/o dalla somministrazione intravaginale del farmaco, modalità espressamente vietata. In tutti i casi in cui laborto farmacologico ha provocato vittime, insomma, sono state puntualmente eluse le indicazioni per i dosaggi e sono state violate le autorizzazioni di utilizzo del farmaco entro la nona settimana di gestazione. Situazioni che hanno fatto dichiarare agli autori del documento molto improbabile la correlazione tra i decessi e il Mifepristone.
articolo su :
http://forum.alfemminile.com/forum/f114/__f14914_f114-Articolo-interessante-su-ru486-e-sospette-morti-per-la-somministrazione.htmlmadyur