La cosa più interessante del film è che sotto la patina della carineria riesce ad aprire squarci di realtà spietata, con la fine delle illusioni che riguarda non solo una pratica artistica svanita per colpa del cinema, ma coinvolge soprattutto la ragazzina co-protagonista, una poverella accudita dall'anziano illusionista che ha il volto disneyano della piccola fiammiferaia, ma si rivela una stronzetta irriconoscente e interessata solo alla realizzazione dei suoi sogni. Lo fa con gentilezza, certo, ma alla fine il suo salvatore glielo dice chiaro e tondo che nella vita le magie non esistono e bisogna cavarsela da soli: tenero e malinconico sì, scemo e sfruttato non proprio.
La cosa più interessante del film è che sotto la patina della carineria riesce ad aprire squarci di realtà spietata, con la fine delle illusioni che riguarda non solo una pratica artistica svanita per colpa del cinema, ma coinvolge soprattutto la ragazzina co-protagonista, una poverella accudita dall'anziano illusionista che ha il volto disneyano della piccola fiammiferaia, ma si rivela una stronzetta irriconoscente e interessata solo alla realizzazione dei suoi sogni. Lo fa con gentilezza, certo, ma alla fine il suo salvatore glielo dice chiaro e tondo che nella vita le magie non esistono e bisogna cavarsela da soli: tenero e malinconico sì, scemo e sfruttato non proprio.