Personalmente, prediligo situazioni un po' più atipiche, come quando il cielo è percorso dalle nubi, che a volte lasciano intravvedere le stelle, ma che aumentano l'atmosfera della foto. Da questo punto di vista, non è nemmeno necessario (come avviene nelle riprese più spettacolari che si vedono in rete) andare in luoghi lontani e inaccessibili, come i deserti (dove in effetti non c'è inquinamento luminoso) o sulle più alte montagne: anche la campagna dietro casa offre spunti interessanti. Anche perché di notte, la "campagna dietro casa" diventa un luogo alieno e solitario!
Oltre alla "normale" fotografia notturna, mi piace molto applicare la tecnica del "Light Painting". L'albero che vedete sopra è stato "dipinto" per evidenziarne la struttura portante, per così dire, sfruttando la luna nascosta (per fortuna) dalle nubi per avere una macchia di luce che aumentasse la già strana atmosfera della scena. Le nuvole riflettono poi le luci provenienti dai paesi intorno: anche se la Tuscia è tra le regioni più buie d'Italia, c'è comunque parecchio inquinamento luminoso (Viterbo vi contribuisce in buona parte), e questo dovrebbe farci riflettere su come stiamo "uccidendo" la notte con la nostra smania di illuminare tutto (e poi massacrare il territorio per costruire sempre nuove centrali o alzare pale eoliche).
La cosa più bella è quando poi il velo nuvoloso si apre un po', rivelando dietro il manto di stelle. E allora sembra davvero notte. Altre considerazioni sulla fotografia notturna le potete trovare nel mio Video Blog su Kelidon Photography.