Nel corso della vita accumuliamo tanta conoscenza che permette di crearci una personalità, un carattere, una cultura, ma quella non ci aiuta a capire chi siamo, perché è solo conoscenza di seconda mano, il prodotto di deduzioni fatte in base alla percezione proveniente dai cinque sensi degli altri, mischiate alle nostre. La vera conoscenza, quella interiore, è senza alcun dubbio di prima mano, perché quando alla domanda “Ma Io, chi sono?”, rispondi “Io sono Quello! Io Sono lo Spirito Creatore dell'intero Universo”, dove l’Io non è la personalità, l'Io finto a cui siamo attaccati, l’Ego, l'Io illusorio legato alle tante cose materiali, alle esperienze, le passioni, ma all'altro Io, il Sé che è dentro ognuno di noi, la Coscienza pura, il Sé che, non essendo mai nato, non può morire, ecco che finalmente si arriva a riconoscere la nostra natura “divina”, e il vero fine dell'esistenza. Per questo motivo diventa fondamentale vivere il presente, perché ci insegna a guardare il Mondo così com’è, senza sviluppare sentimenti di attaccamento o di avversione. Noi soffriamo, non perché l’impermanenza sia di per sé così dolorosa da sopportare, ma perché non riusciamo ad accettare che tutto cambia, muta continuamente. E quando si comprende che l’impermanenza porta ad accettare il presente, il “Qui ed Ora”, senza dar spazio ad inutili proiezioni nel futuro o ad incrementare i ricordi del passato, ecco che siamo pronti ad andare incontro alla vita.
Ordina: risveglioedizioni@live.com