L'importanza di un titolo onesto

Creato il 07 luglio 2010 da Weirde

mercoledì, 07 luglio 2010 L'importanza di un titolo onesto Oggi torniamo a parlare di una questione che abbiamo già affrontato varie volte, spesso insieme alla questione copertine, LA QUESTIONE TITOLI ITALIANI DEI LIBRI STRANIERI.
Io faccio parte di quelli che vorrebbero che i TITOLI FOSSERO MANTENUTI COME LI HA DECISI L'AUTORE IN LINGUA ORIGINALE
Ma di solito le case editrici si nascondono dietro la classica scusa: il titolo deve essere capibile da tutti, non solo da chi conosce l'inglese.
Premesso che l'inglese è ormai materia obbligatoria a scuola  fin dalle elementari perciò questa scusa a mio avviso non potrà reggere a lungo, e che il titolo di un libro non è un poema, sono poche parole.....posso accettare questa scusa però allora tu editore, o MI METTI IN COPERTINA IL TITOLO ORIGINALE CON SOTTO IL TITOLO TRADOTTO IN ITALIANO, oppure MI TRADUCI  ALMENO  LETTERALMENTE  IL  TITOLO
Sarebbe bello se gli editori facessero veramente così, ma la realtà è ben diversa, tre volte su quattro scelgono di cambiare, anzi stravolgere il titolo originale.
Prendiamo ad esempio un caso molto recente, la serie Fratellanza del pugnale nero, dell'autrice J. R. Ward

                        
Il titolo originale del primo libro della serie  era semplicemente Dark Lover, classico esempio di un titolo che si poteva lasciare così, invece no Euroclub vi aggiunge un sottitolo Amore proibito, cosa accettabile, e Rizzoli invece lo trasforma ne il risveglio..........ma cosa caspita ci azzecca il risveglio?
Almeno Rizzoli sotto il titolo sceglie di scrivere Primo libro della serie Fratellanza del pugnale nero, per rendere più capibile che il libro è proprio quello di J. R Ward, di cui magari il lettore ha già sentito parlare.
Ma il lettore va sedotto od educato? Non è meglio abituarlo a vedere titoli in lingua in modo da rendersi subito conto di che libro si sta parlando, ora con Internet tutti abbiamo accesso a molte informazioni a livello internazionale, ma titoli così diversi potrebbero confodere.
Quanto conta il titolo per aumentare le vendite? Cambiarlo così tanto aiuta?
Bitten, di Kelley Armstrong è stato pubblicato in Italia con il titolo originale (bravi!), mentre Black Moon di Keri Arthur, in originale si intitolava Full moon rising. Quindi si è scelto di cambiarlo con un titolo inglese più semplice.......ma ce n'era veramente bisogno?
Rizzoli pubblicherà poi Lover eternal col titolo Quasi tenebra......non si sa perchè, e Lover awakened con Io voglio.
Due titoli orrendi che non hanno alcun legame nè coi titoli originali, nè con le trame.
Oggi noi lettori abbiamo voce in capitolo, vogliamo continuare ad accettare una situazione simile?
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