L'incertezza di chiamarsi Maira

Creato il 28 marzo 2011 da Pagu

Un po' memoir, un po' diario di viaggio, un po' scrapbook.
Le illustrazioni contenute in questo libro di Maira Kalman, amata e premiata illustratrice del NY Times e del New Yorker, raccontano in maniera apparentemente casuale e disordinata la storia della sua vita.
In realtà, si tratta del primo dei tre libri "per adulti" della Kalman, pubblicato parecchio tempo fa (precisamente nel 2007) ma è a mio avviso il più interessante e il più sentito, pieno dei dubbi, dei quesiti e delle deliziose piccole sorprese di cui la Kalman si stupisce e con cui riesce a ispirare meraviglia anche in noi lettori.
In Principles of Uncertainty il tema portante è la ricerca della verità e, a livello più intimo e personale, la ricerca delle proprie radici, che qui si piega nella forma di un intricato puzzle fatto di piccoli oggetti quotidiani come cappelli, cioccolatini, scatole, scontrini, ricami all'uncinetto, valige e perfino baffi, ognuno foriero di una storia, di una persona, di un'idea.
Pagina dopo pagina, illustrazione dopo illustrazione, la Kalman ci restituisce l'immagine di tutto ciò che per qualche motivo l'ha colpita e incuriosita, facendoci scoprire che sono proprio le piccole cose a rimanere incastrate nei corridoi della nostra memoria.
Così, una piccola scatola di caramelle contiene al suo interno un intero viaggio in una terra lontana, o un divano può ospitare milioni di storie raccontate da una persona cara.
L'ironia dei suoi appunti contrasta con l'innocenza delle illustrazioni, vere esplosioni di colore dal tratto deciso e vigoroso.
È l'incertezza del titolo il collante di ciascun oggetto, quell'incertezza che tutti noi proviamo quando riconsideriamo le nostre radici e ci confrontiamo con noi stessi.
Chi vuole approfondire può visitare, oltre al sito personale di Maira Kalman, il suo blog per il New York Times oppure acquistare il libro qui.

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