Ho le gomme a terra. Il paraurti ammaccato. La fiancata distrutta. Intorno vedo tanti pezzi di una macchina forse solo da buttare. Un po’ così mi sento anch’io. Sarà per l’urto o lo spavento. Sarà perché quel tir contromano proprio non me l’aspettavo. Eppure l’avevo sognato, nel peggiore dei miei incubi. Di lui ricordo poco: tante spie colorate e rumorose sirene d’allarme. Ma un sogno è solo un sogno, mi ero detta. Invece no. Io non dormivo, ero sveglia. L’ho capito dalla macchina incastrata sotto il tir. È dove adesso anch’io mi trovo. E non vi sento. Sento solo il mio dolore.