L'inconscio ha buona memoria

Creato il 13 agosto 2010 da Direnzoeditore
L’inconscio ha una buona memoria e il nostro corpo registra tutti gli shock, i colpi, le sferzate e i crolli fisici e psicologici.
I traumi hanno vita lunga. E ancor più lunga è la vita dei lutti non elaborati. Se non li si è potuti raccontare, digerire e metabolizzare a suo tempo, continuano a dimorare in noi, come incombenze incompiute e interrotte.
Quello che chiamiamo effetto Zeigarnik ci porta alle incombenze incompiute e alla loro persistenza nella memoria. Abbiamo applicato questo concetto alla “ruminazione” dei lutti non elaborati, nel corso di un processo di maturazione, e alle diverse perdite e ai traumi gravi. Ciò che non è stato fatto e archiviato a suo tempo resta nella memoria. “Ruminiamo” a lungo, persino degli anni o delle generazioni, sulle cose che ci tormentano e ci logorano. Sono delle piaghe che restano infette, incapaci di cicatrizzare e, dunque, trasmesse in eredità alla discendenza.
Una malattia chiamata “genitori” - Anne Ancelin Schützenberger - Ghislain Devroede - Di Renzo EditoreDi Renzo Editore

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :