L’inconscio mi parla (ma io dormo quindi nisba)

Creato il 09 settembre 2012 da Margheritadolcevita @MargheritaDolcevita

Oggi ho dormito. Apriamo parentesi per dire che io molto spesso dormo di pomeriggio, non faccio un pisolino, dormo anche tre o quattro ore. Dalle 15.30 fino alle 19.30, nel caso specifico della domenica odierna.

Ho sognato che mi innamoravo di un tizio, un professore, di nome Andrea REORMONE (serve commentare?) uguale, ma proprio uguale, al neurologo che mi ha visitata tre anni fa. Andrea ricambia. E già qua si capisce che è un sogno. Con Andrea decidiamo di andare a vedere delle prove di un coro (io ero ancora tipo a scuola, ma non ho ben capito la situazione). Andrea però si rompe del coro e se ne va, mi lascia lì con due borse piene di roba Bottega Verde e arriva Elisa, mia amica. Anche il coro se ne va e inizia una specie di film clone di “Across the universe” con le canzoni più sconosciute (probabilmente inesistenti, io non ne ho riconosciuta manco una) dei Beatles. Una palla allucinante. Esco con le borse piene di roba Bottega Verde, prendo l’ascensore, di quelli iper lusso, e c’è Tosca d’Aquino che piange. Esco dall’ascensore e mi ritrovo con in tasca una lettera scritta dal Reormone e una roba per la detrazione delle tasse. Così, ovviamente, vado dai Carabinieri per chiedere informazioni. Appena leggono il nome Reormone ridono e lo denunciano. Mi ricordo solo, alla fine, che lui è arrabbiatissimo e io non so cosa fare.

Note

- Elisa ha lavorato da Bottega Verde;

- Tre anni fa ho fatto una visita neurologica con quel dottore lì, molto bello, affascinante. Se fossimo stati in un film un po’ zozzo le cose sarebbero andate in un certo modo, invece mi ha chiesto se perdevo latte dai capezzoli e mi ha fatto camminare come un pinguino, per cui tutto si è concluso con me in lacrime e l’ennesima ricetta per un antidepressivo.

No ma bel sogno eh, proprio un gran bel sogno.