Di storie incredibili lo sport ne ha scritte tante, ma questa è davvero degna del miglior film !
E’ l’estate del 2012 quando il Real Madrid di Cristiano Ronaldo e compagni arriva a Los Angeles per la tournèe americana, Abel Rodriguez è un 41enne di origini messicane che di lavoro fa l’inserviente, ma in questo caso è soprattutto un fan scatenato delle merengues e quando gli si presenta l’occasione di lavorare come magazziniere per i suoi idoli non ci pensa due volte ed accetta.
Essere a un metro dai propri campioni è il sogno di tutti i tifosi, ma proprio quell’esperienza unica aveva fatto sorgere in Abel una “pazza” idea, mettere da parte i soldi per poter volare in Spagna ed assistere al “clasico”.
Riuscito nell’intento e arrivato a Madrid, scopre tristemente che non vi erano più biglietti disponibili, la fine di un sogno ! Ma Abel non demorde e va al centro di allenamento del Real Madrid nella speranza che qualcuno possa aiutarlo e qui succede l’impensabile !
Il lato “B” di Mourinho.
Josè Mourinho, mentre sta andando via con la sua macchina, riconosce quel “pienotto” magazziniere di Los Angeles e si ferma per salutarlo. Abel gli racconta della sua disavventura e Mou non esita a confortarlo e rassicurarlo, procurandogli un biglietto per la tribuna e addirittura facendolo ospitare nell’albergo riservato allo staff del Real Madrid.
Come andò a finire? I Galacticos battono i rivali del Barcellona e Mou pensa bene di invitare (per scaramanzia?) Abel a seguirlo in trasferta all’Old Trafford, portandolo addirittura come magazziniere in panchina !
La storia narra persino che nel dopopartita Abel conobbe tramite Mourinho un tale Sir Alex Fergusson e addirittura un certo Diego Armando Maradona.
La favola finisce qui, con Abel Rodriguez che torna alla sua vita normale e Josè Mourinho che dimostra che sotto quel vestito antipatico e scontroso nasconde un cuore generoso.