L’incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea, di Romain Puértolas

Creato il 28 gennaio 2015 da Annare

Uno spasso, L’incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea, di Romain Puértolas, è puro divertimento. Senza pretese stilistiche e narrative l’autore cattura il lettore a suon di sorrisi e eventi paradossali, tanto da creare una storia che funziona nella sua follia. L’impressione è che Puértolas si sia divertito un mondo a prendere i tanti, troppi, stereotipi che arricchiscono le nostre giornate, centrifugarli per bene, e proporli sotto forma di pazzia, onesta pazzia.

Ajatashatru Lavash Patel è un fachiro indiano, un truffatore, si trova a Parigi per acquistare un letto di chiodi Ikea, il viaggio gli è stato gentilmente pagato dagli abitanti del suo villaggio, poverissimi, e in realtà Ajatashatru non ha nessuna intenzione di dormire sopra un letto così scomodo ma serve per mantenere invariato il mistero del fachiro, lui.

A causa di una serie incredibile di avvenimenti Ajatashatru finirà dentro un armadio Ikea, e sempre per vicende folli, come un armadio Ikea che viene spedito intero e non smontato, eresia, l’indiano si ritrova a viaggiare, Inghilterra, Barcellona, Roma, Libia, passando dall’armadio a una valigia, fino a ritrovarsi addirittura in una mongolfiera naufraga.

Anche lo stato di Ajatashatru è destinato a cambiare durante il viaggio, da fachiro poverissimo a ricco scrittore, il fachiro riesce addirittura ad innamorarsi, di una parigina complessata. Insomma, una super, totale, dichiarata follia, ma talmente fuori di testa da funzionare dall’inizio alla fine. E il titolo è un capolavoro.

Lo consiglio a tutti, perché un libro che è capace di farti sorridere merita sempre attenzione e perché Ajatashatru è un simpatico figlio di puttana, lo scrivono anche nella quarta di copertina:

«Il racconto esilarante di una serie di naufragi anomali. Questo fachiro dai tratti inconsapevolmente napoletani è uno dei figli di puttana piú simpatici che vi capiterà di conoscere».
Diego De Silva

Semplicemente divertente.

L’indiano sapeva di dover agire con molta prudenza. Spesso gli africani erano di religione animista e tendevano ad attribuire una vita a ogni cosa, un po’ come in Alice nel paese delle meraviglie. Se non avesse detto loro la verità, avrebbero senz’altro pensato che si trattava di un armadio parlante e sarebbero fuggiti a gambe levate da quel luogo maledetto, portando con sé la sua unica speranza di uscirne vivo. Non sapeva ancora che gli uomini non erano animisti ma mussulmani e che, trovandosi in un camion, non potevano darsela a gambe e scappare molto lontano, anche avendone il più vivo desiderio.

Titolo:  L’incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea

Autore: Romain Puértolas

Traduttore: Margherita Botto

Editore: Einaudi

Anno: 2014

Prezzo: Euro 16,00


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