Avevo già raccontato questo episodio in un altro post, ma questa volta ho voluto riscriverlo perchè qualcuno mi ha chiesto cosa mi legava al Parco della Musica, al quale ho dedicato un po’ del mio tempo giornaliero da 4 anni a questa parte, a fotografare e filmare i lavori fin dalle origini.
Quello sterrato è stato per me un incubo ricorrente fino al giorno in cui l’ho visto svuotarsi e rinascere a nuova vita.
Ho avuto un senso di liberazione perchè con quella terra se ne andava via anche l’ incubo con le immagini di un povero disgraziato che, forse bloccato dal mio Angelo Custode, mi ha graziato da una conclusione peggiore.
Oggi questo parco, inaugurato da una decina di giorni, non ha ancora un nome ed iovorrei darglielo, ( dentro di me è già dato).Vorrei che fosse dedicato ad una mia compagna di studi musicali: il soprano Giusy Devinu scomparsa a soli 47 anni. E’ il Parco della musica, antistante il teatro Lirico ed è giusto, secondo me, che porti un nome legato alla Lirica. Il nome però di una cagliaritana, colei che con la sua voce ha deliziato il pubblico di molti palcoscenici del mondo non dimenticandosi mai di essere sarda.
Parco “Devinu”. Suona bene no? Per portare avanti questa iniziativa ho creato un gruppo su facebook: iscrivitevi linkando qui
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