L'indolenza del sarto
Da Peterpasquer
Il
punto è questo: non ho nulla da dire. Perciò resto qui. Ché di
sciocchezze ne ho dette e commesse tante ultimamente. Qui, con le
mani in tasca e il rumore dei miei passi. In questa casa sospesa nel
tempo, dove tutto si mischia e rincorre nella beatitudine di nuove
giornate indolenti. Ho smesso gli abiti che mi sono stati cuciti
addosso e li ho lasciati su un letto non mio, in una stanza per la
raccolta differenziata. Troppi sarti in giro. Ognuno col suo ago,
ognuno col suo filo, ognuno alla ricerca dell'imbastitura perfetta,
del taglio migliore. Con poca accortezza per il modello qui presente
che poi, con quell'abito, dovrà uscire e presentarsi. Meglio nudo?
No. Arriverebbero altri sarti. Meglio provare a cucirselo da solo
l'abito. Alla Peter Parker. Nel silenzio della propria casa, con le
mani in tasca e il rumore dei passi lungo un'altra giornata
indolente.