Introduzione
Dal 29 al 31 ottobre si terrà a Bogotà la quarta edizione di «Expodefensa»1 uno degli appuntamenti più importanti per l’industria della difesa2 e della sicurezza.3
La Colombia è indubbiamente uno dei principali protagonisti del settore, dato che non solo collabora ma anche esporta verso altri Stati i propri modelli di riferimento. Recentemente il Ministero della Difesa colombiano, con l’approvazione di Washington, ha avviato una politica di cooperazione triangolare «sud-sud» per l’addestramento delle forze armate e dei corpi di polizia di quarantasette nazioni dell’America Latina, di Asia e di Africa.
I colombiani, infatti, hanno saputo riciclare la loro esperienza – maturata in quasi mezzo secolo di conflitto armato interno – fino a diventare un leading case mondiale nell’ambito della «stabilizzazione» delle istituzioni democratiche.4 Non dimentichiamo che, durante gli anni novanta, la Colombia, fu considerata alla stregua di uno Stato fallito. Invece oggi è diventata la terza economia latino americana – dopo Brasile e Messico – nonché il secondo compratore e produttore di materiale bellico della regione.5
Lo sviluppo dell’industria locale
Nel 2007 è maturata in ambito governativo l’idea di ammodernare e diversificare l’industria nazionale della difesa acquistando tecnologia offset6 sulla base del modello di trasferimento tecnologico brasiliano.7 Per raggiungere questo ambizioso obiettivo è stata creata la Dirección de Ciencia, Tecnología e Innovación8 con il delicato compito di gestire i trasferimenti di tecnologia derivanti dall’acquisto del materiale straniero ma anche potenziato il Grupo Social Empresarial de Defensa (GSED), un organismo che raggruppa tutte le imprese statali del comparto difesa.
Nel 20109 il neo eletto presidente Juan Manuel Santos, già ministro della difesa durante il governo di Alvaro Uribe, ha dotato il paese di una Estrategia de Cooperación Internacional en Seguridad Integral10, la quale si proponeva allora – e si propone tutt’oggi – di indirizzare la politica estera e di difesa verso un unico fine: fare dello Stato colombiano un epicentro regionale per l’esportazione di strutture, uomini e tecnologia per la difesa e la sicurezza.
Il Presidente della Repubblica Juan Manuel Santos con i vertici delle forze armate e della polizia
Le eccellenze colombiane
INDUMIL
L’Industria Militar Colombiana (INDUMIL)11 fu creata nel 1954 per fornire munizionamento ai diversi corpi armati dello Stato. Nel 2013 ha fatturato circa 180 milioni di euro con una crescita del 17.44% rispetto al 2012. Riguardo alle diverse linee di produzione, la divisione militare è quella in maggiore espansione essendo cresciuta del 98%. INDUMIL esporta attualmente munizioni ed esplosivi in Israele, Stati Uniti, Paraguay, Costa Rica e Panama e fucili di assalto Galil AR/SAR in Ecuador, Salvador, Panama, Guatemala e Sud Africa.
Il suoi “gioielli” più recenti sono il revolver Llama modello Marcial esportato in Panama, Guatemala, Paraguay e Salvador e la pistola Cordova esportata in Cile, Ecuador e Paraguay. Storicamente produttrice di lanciagranate, INDUMIL produce bombe di precisione per l’Aeronautica Militare colombiana. La bomba Xué12 rappresenta oggi un chiaro successo della sua politica di trasferimento tecnologico.13
Per quanto riguarda la sua politica di offset, INDUMIL cerca di impiegare la maggior parte delle proprie risorse nei progetti complessi ad alto contenuto tecnologico. In questo momento, l’impresa sta investendo ingenti somme di denaro nella creazione di impianti industriali per la produzione di emulsioni, lubrificanti, pezzi di ricambio, droni (AUV)14 e dispositivi contro gli ordigni esplosivi improvvisati (IED).
COTECMAR
La Corporación de Ciencia y Tecnología para el Desarrollo de la Industria Naval, Marítima y Fluvial (COTECMAR)15 fu creata nel 2001 ed è stata la prima ad essere potenziata dal governo a seguito della creazione della Dirección de Ciencia, Tecnología e Innovación nel 2007.16 La sua attività si concentra su quattro direttrici principali:
- La creazione di un sistema integrato d’informazione per l’industria navale;
- L’attuazione di un progetto di ricerca contro la corrosione dei materiali utilizzati per l’industria navale;
- La qualità dei materiali;
- Un buon sistema di controllo qualità.
A queste direttici concorrono, a vario titolo, il Ministero della Difesa, la Marina Militare colombiana, l’Università Nazionale e la Scuola colombiana d’ingegneria. Il bilancio dell’azienda nel 2012 ha visto una crescita del 6% e fra i suoi recenti successi si possono annoverare l’ammodernamento di quattro fregate e di due sottomarini, la costruzione di un rimorchiatore per l’impresa panamense Manta Bay nonché il varo di un pattugliatore per la Marina Militare colombiana. Si consideri altresì l’esportazione in Brasile di quattro imbarcazioni da combattimento fluviale tipo LPR, la vendita alla sudcoreana STX offshore dei progetti per la costruzione di due pattugliatori e la vendita al Costa Rica di sette imbarcazioni ad alta velocità per l’intercettazione in mare.
CIAC
La Corporación de la Industria Aeronáutica Colombiana (CIAC)17 fu fondata nel 1951 e riorganizzata nel 1971. E’ il principale centro logistico, di produzione e riparazione della maggior parte dei velivoli in dotazione alle forze armate colombiane. Nel 2010 ha assunto un ruolo strategico nella lotta contro la guerriglia e l’insorgenza.18
Fra i vari programmi della CIAC, non va dimenticato il progetto Pegaso in collaborazione con l’Aeronautica Militare colombiana. In pratica, il Ministero della Difesa colombiano ha conferito alla CIAC il monopolio della produzione, riparazione, ed importazione dei ricambi nonché la realizzazione in patria – tramite gli offsets – di alcuni componenti per i velivoli militari.
Fra i suoi recenti successi si possono annoverare la riparazione degli elicotteri Black Hawk e Mil- M17, l’ammodernamento degli aerei T-27, la fabbricazione di venticinque aerei di addestramento T-90 con la nordamericana LANCAIR, la costruzione del drone (UAV) Navigator X2 per la sorveglianza delle infrastrutture e degli oleodotti nazionali e la costruzione del KC-390 insieme alla brasiliana EMBRAER, con la quale è stato firmato un importante accordo per il trasferimento tecnologico.
CODALTEC
La Corporación de Alta Tecnología para la Defensa (CODALTEC)19 è l’ultima impresa creata dal Ministero della Difesa e fa parte del Grupo Social Empresarial de Defensa (GSED).20 Fondata nel mese di dicembre 2012, si è specializzata in prodotti ad alta tecnologia come i sensori, radar e sistemi d’informazione. Inoltre produce simulatori e sistemi remoti per l’addestramento dei piloti colombiani.
Tra i suoi principali successi industriali figurano la collaborazione con l’Aeronautica Militare colombiana e la CIAC nella costruzione del drone Navigator X2, nonché la progettazione e successiva costruzione di diversi simulatori21 per aeromobili a pilotaggio remoto e per il CESSNA 208B il quale è stato adattato alle condizioni geografiche ed ambientali della Colombia.
Un altro simulatore fabbricato da CODALTEC è il MARKAB o simulatore per il veicolo blindato (ASV) M1117 Guardian. Questo tipo di simulatore, unico al mondo, è stato pensato e costruito per riprodurre le condizioni di trasporto delle truppe in un ambiente geografico variegato come quello colombiano.
Nel prossimo futuro il MARKAB sarà adattato ad altri prototipi per consentire di esportare agevolmente questa tecnologia in altri paesi latino-americani. Nel breve periodo invece è prevista la costruzione del radar TPS 830C entro la fine del 2015 in collaborazione con l’impresa sudcoreana LIG Nex122 e la creazione di un sistema integrato d’informazione medica ad uso militare (SISAM).
Il SISAM sarà un sistema di informazione medica che consentirà di agevolare la comunicazione diretta tra il personale sanitario, gli ospedali e il personale sul campo, anche attraverso l’utilizzo di dispositivi mobili come ad esempio tablet e smartphone.
Conclusioni
In Colombia, la cooperazione pubblico-privata nel settore della difesa si è rivelata un modello di partenariato vincente. Per continuare a beneficiare di questa alleanza strategica, sarà necessario potenziare negli anni a venire il ruolo della Corporación para la Seguridad y la Defensa de Colombia (COSEDEC) e del GSED.23
Fra le priorità del GSED rientrano il proseguimento della politica di trasferimento tecnologico e la promozione degli accordi bilaterali di cooperazione industriale e di sicurezza. Al momento, i principali accordi bilaterali conclusi dalla Colombia in materia di offset risultano essere quelli siglati con il Brasile, Stati Uniti, Cile, Corea del Sud e Israele.
Costituita nel 2012, la COSEDEC, ha il compito di promuovere le relazioni tra il settore privato e quello pubblico nel comparto difesa e sicurezza. Imprese private come THOR, con il suo RWS Dareth-Thor T-12,24 o Armor International, con il suo veicolo multitattico Hunter T-12,25 sono esempi lampanti di cooperazione basata su quattro pilastri fondamentali:
- Necessità operazionale (delle forze armate);
- Sostenibilità (tecnica e finanziaria);
- Una duplice vocazione (ambito civile e militare);
- Trasversalità (possibile applicazione a tutte le forze armate).
L’ormai imminente fine della guerra intestina tra lo Stato centrale colombiano e le FARC risulta oggi più che mai necessaria affinché questa rinnovata politica di difesa e sicurezza possa essere ulteriormente sviluppata. La Colombia, grazie al potenziamento della sua industria bellica, non solo si trova nella posizione di ottenere un grande vantaggio economico derivante dalla vendita dei suoi prodotti più sofisticati, ma ha davanti a sé l’opportunità di ridefinire il suo peso politico, diplomatico e commerciale nell’intera regione latino-americana.
Anche le Forze Armate colombiane dovranno ridefinire il proprio ruolo e assetto futuro: non più impiegate contro la guerriglia ma orientate verso la protezione dei confini nazionali e/o la partecipazione nelle missioni all’estero. Oltre all’importante traguardo raggiunto dallo Stato colombiano in questi ultimi anni, emerge con solare chiarezza un obiettivo “non dichiarato” di Bogotà: quello di voler affermarsi nello scenario internazionale come potenza regionale alleata degli Stati Uniti per controbilanciare le inarrestabili aspirazioni geopolitiche del Brasile.