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L’industria della sismicità sostenuta dal ministero dell’ambiente. Altri due stoccaggi con licenza di causare terremoti

Creato il 27 giugno 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Gli ultimi provvedimenti del ministero dell’ambiente scatenano reazioni di indignazione civile che meritano di essere conosciute, anche per il grado di informazione e di esperienza maturata da chi scrive le riflessioni seguenti, in questo caso il consigliere comunale di Sergnano Enrico Duranti. terremoto

il 19 giugno il ministero dell’ambiente ha emanato altri due decreti via di
permessi per gli stoccaggi di san benedetto del tronto e poggiofiorito in
abruzzo. in tutte e due i decreti si ripropone la formulazione della sismicità
indotta e del limite del magnitudo 3.0 proposta sia a sergnano che a bordolano.
sembra prassi ormai consolidata, in italia, riconoscere la sismicità indotta
contro ogni principio di precauzione e prevenzione. Possiamo parlare finalmente
di sismicità industriale, anche perchè a cascata dovrà essere riconosciuta su
tutti i siti di stoccaggio, di coltivazione di idrocarburi e di geotermia.
siccome il nostro paese diventerà a tutti gli effetti il paese della logistica
del gas per l’europa, tutto il territorio sarà soggetto a sismicità indotta
industriale. peccato che l’intera penisola sia attraversata da faglie e
sorgenti sismogenetiche molto pericolose, infatti l’italia è un paese molto
sismico.
nei decreti viene aggiunto un  allegato fatto dalla commissione via dove si
cerca di giustificare la sismicità indotta e quindi si cerca  di mettere le
mani avanti prescrivendo le reti microsismiche. secondo loro per prevenire
serve solo la rete microsismica in modo da controllare i parametri ed abbassare
la sismicità. questa tesi falsa non è mai stata dimostrata, tanto che ci sono enormi
buchi sulla questione del sisma emiliano e del rapporto cavone. basti ricordare
che in spagna per il sito castor nel golfo valenciano non è bastato fermare
l’attività di stoccaggio e le scosse sono continuate ed aumentate fino ad
arrivare alla magnitudo 4,3. ricordo inoltre che il ministero ha sempre detto che non è
mai esistito nessun caso di terremoto legato a stoccaggio e ora invece questa
tesi comincia a traballare al punto che hanno cominciato a dire: in italia non
vi sono mai stati casi di terremoti legati agli stoccaggi. aggiungo che di
conseguenza nel resto del mondo ci sono stati. quindi tutte le loro tesi
cominciano a fare buchi da tutte le parti e quello che abbiamo sempre detto
comincia ad essere riconosciuto. aggiungo che nell’allegato viene detta
un’enorme balla e cioè che le sorgenti sono molto sotto i fondi pozzo. questo
non è vero al punto che quasi coincidono se non addirittura entrano nelle
sorgenti. infatti una sorgente sismica è un sistema di faglie, anticlinali e
sinclinali. una trappola stratigrafica dove è presente metano o dove esiste un
giacimento si può trovare solamente nel punto tra un’anticlinale e il terreno.
infatti è come se si fosse creata un bolla di discontinuità dovuta agli eventi
sismici del passato e alla deformazione tettonica. in pratica le trappole
possono esistere in presenza di faglie e sorgenti. è falso dire che le sorgenti
sono molto più in profondità. ricordo che la sorgente itcs 002 del nostro
territorio e prende bordolano, sergnano, ripalta, romanengo… è tra 1 Km e 7 km
di profondità. i pozzi dello stoccaggio sono tra 1 e 2 km profondità. quindi
molto vicini se non dentro. le nuove trivellazioni (es. concessione trigolo)
arrivano fino a 3500 metri.
occorre un’azione forte e coordinata tra tutti compreso i livelli parlamentari
per bloccare la sismicità industriale contraria a qualsiasi principio di
prevenzione e precauzione, come normato dal diritto ambientale nazionale e
internazionale.
continuiamo su questa strada.
resistiamo un minuto in più di loro.


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