L'infame Disegno di Legge 3068 conteneva globalmente la ridefinizione di morte in termini di "morte cerebrale" a cuore battente, l'espianto/trapianto di organi e tessuti, il silenzio-assenso alla "donazione", l'import-export, in sintesi l'organizzazione istituzionale della macellazione umana. Esplose l'indignazione delle donne dell'AEDfemminismo-antimedicalizzazione- che diedero il via alla L ega Nazionale Contro la Predazione di Organi pienamente espressa nel convegno nazionale del 5 luglio 1986 al Teatro Donizetti di Bergamo.
Una voce, quella di Guido Ceronetti, scrittore eccelso e sofisticato saggista, scolpì la propria indignazione in un articolo che annunciava il convegno e che deve restare nella storia per la forza morale di netta condanna, da nessuno mai più eguagliata. Una voce che doveva far tremare le alte sfere, attizzare gli intellettuali spenti e provocare la rivolta del popolo furente. Invece il popolo non lo ha creduto possibile "in democrazia" (!). Così, surrettiziamente i legislatori asserviti alla lobby trapiantistica frazionarono gli obiettivi e con atti successivi nel tempo hanno raggiunto nell'inganno quello che volevano, rendere l'Uomo merce: prima la L. 578/93 che impone la fraudolenta "morte cerebrale", poi il D.M. 582/94 che fissa i tempi variabili del cosiddetto "accertamento", quindi la L. 91/99 per l'organizzazione totale, finanziamenti, import-export e silenzio-assenso...
Giornalisti ed intellettuali invece di contrastare man mano leggi e decreti in fieri e far emergere le predazioni omicide, gli inganni e i relativi procedimenti in corso in Italia, per non rischiare hanno divulgato solo gli espianti-trapianti predatori denunciati dal giornalismo d'inchiesta di altre nazioni, mantenendo nelle pubblicazioni l'ossessivo uso del punto interrogativo sui temi di vita e di morte.
Ora siamo immersi nella dittatura della morte utilitaristica, oltre al business trapiantistico siamo a rischio imminente di una legge per la sperimentazione in vivo sui cd. "morti cerebrali" tenuti vivi negli ospedali ed università per esercitazioni chirurgiche, chimiche e radiologiche. Allerta!
Leggi e respira la forza vitale, originale e vera, ed accendi il tuo sdegno!
La Tremilasessantotto permetterà al potere chirurgico di impadronirsi di corpi di cittadini giudicati clinicamente morti, ma ancora caldi di vita residua e di vita psichica non misurabile dagli strumenti grossolani di questo potere, per rifornirsi in tutta libertà e con gran fretta di organi palpitanti da usare nelle sale operatorie per trapianti di ogni genere.
"Non risulta aver fatto la necessaria dichiarazione" e i familiari costernati si vedranno restituire, tristemente eviscerata, l'indifendibile salma, che la premurosa non avrà perso tempo ad aprire, svuotare, ricucire. Così una pervertita idea come quella del "servizio sociale del corpo" - da cui possono partire illimitati crimini di Stato -ci rende sempre più biecamente e disperatamente
Ma i non-donatori come saranno riconoscibili? Porteranno al collo una piastrina? Ecco lì un morto solitario, che ha incontrato Thànatos lungo una strada, un'ora o due fa, e ha qualche difficoltà ad esprimersi, e specialmente ad opporre un rifiuto: sarà o non sarà un donatore presunto?
E c'è poi il bisogno di fare presto. La legge concede venti minuti (venti!!) di sospensione dell'espianto in caso di arresto cardiaco, o sei ore di encefalogramma "inerte": il giudi al cronometro svizzero e all'intelligenza di una macchina grafica. E' il ritorno di un'antica paura, quella di essere viventi. Nessuna macchina può darci la certe zza che un ess ere umano è davvero morto: soltanto lo scorrere delle ore è tranquillizzante. Ma la Tremilasessantotto le strangola, le ore, perché gli Dei inferi hanno sete, sempre più fretta e più sete.
chirurgica ha il vento, ha il dominio, ha l'imperio, ha la forza. Ha specialmente la forza dell'amoralità, la forza della si tratta di far vivere, di far vivere ad ogni costo. Ma profanando i "morti" (ndr a cuore battente e sangue circolante), si massacrano intimamente, tacitamente, i vivi, e si accumula necessità - tremenda - di castigo.
Una legge ignobile del genere di questa che ci pende sopra è stata già nei giorni passati approvata a Bruxelles. Dappertutto è tempo di assassini.
*Si farà un convegno a Bergamo, il 5 luglio, al teatro Donizetti, per informare e contrastare, per quanto si può. Lo segnalo perché la faccenda non resti senza eco. Ma ormai, noi poveri refrattari, noi che gridiamo e ci agitiamo per i troppi oltraggi che la coscienza patisce, siamo spazzatura disperata che aspetta l'inceneritore del Comune. Tuttavia che si gridi, che si gridi ancora.
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