Laila era una piccola fata che aveva appena avuto accesso al mondo incantato che le apparteneva. Era appena arrivata, giunta lì da quel mondo strano ed incomprensibile che le altre fate chiamavano "umano", in cui lei era vissuta senza realmente farne parte.
Era stata accolta da Vivian, la maestra, che l'aveva condotta a fare una conoscenza sommaria di quel mondo nuovo e le aveva spiegato che per ognuna di loro c'era un compito, o meglio una missione a seconda delle loro attitudini.
Laila non sapeva cosa esattamente potesse fare per essere utile e Vivian la rassicurò dolcemente dicendole che lo avrebbe presto scoperto. Le era concesso, per una notte, di poter vedere quali aspetti del mondo la colpivano di più e la decisione sulla sua missione sarebbe stata presa facilmente rendendola così una fata a tutti gli effetti.
Al calar della sera, Laila cominciò il suo girovagare.
Vide un bimbo in culla piangere abbandonato e si commosse, lo accarezzò e quando il piccolo si addormentò lei sorrise e quel sorriso si dipinse anche sul viso del bambino.
Incontrò una madre disperata per la sorte del figlio e Laila pianse con lei a sentire la sua storia, poi la consolò e fece ritornare un lieve sorriso sul volto della donna.
Dietro i vetri di una finestra vide un uomo che piangeva per la sua solitudine e lei gli fece compagnia con parole accorate fino a quando non vide un sorriso anche su quel volto rigato di lacrime.
Incontrò una coppia innamorata triste per quell'amore che non riusciva a sbocciare e Laila con una punta di magone, trovò il modo di ridare coraggio ad entrambi che sorrisero fiduciosi.
Riuscì a confortare ammalati ed anziani, bimbi e giovani che apparivano ormai quasi divorati dalle loro sofferenze.Per ognuno di loro Laila versò una lacrima e portò un sorriso.
La notte fu davvero magicamente lunga e l'indomani la giovane fata era davvero stanca, ma la aspettavano tutte sotto il Grande Albero e non stava più nella pelle dall'ansia.
C'erano proprio tutte, le più giovani avanti, in semicerchio, sedute ad aspettare Vivian.
Quando arrivò il suo turno Laila guardò fisso negli occhi della maestra come a cercare conforto, senza sapere cosa dire e sorrise.
Vivian la guardò e le disse " Tu hai saputo commuoverti davanti alla sofferenza, l'hai condivisa con amore e col sorriso, donando lo stesso sorriso a chi hai incontrato e sarà questo il tuo compito. Il tuo tocco magico sarà questo, per sempre ed avrai il dono del conforto. Ricorda, non sarà facile, ma sarà appagante..."
Laila trovò fantastica la missione affidatale, ma con un filo di voce chiese "Chi mi aiuterà, quando tutto questo mi sembrerà troppo pesante?"
"Non aver paura" sussurrò il Grande Albero "quando ti sembrerà difficile, ripensa ai sorrisi che lasci....
Ognuno di questi rappresenta l'infinita magia della vita..."