L'influenza di H.P.Lovecraft sul mondo ludico

Non sono solito leggere saggi o simili. Non perché non siano godibili o interessanti, tutt'altro, il problema è che sono un cultore delle storie, della fantasia e dell'immaginazione, quindi spesso preferisco dedicare il mio tempo a questo genere di letture.
Ma, a volte, mi capitano testi che non si possono semplicemente ignorare. Vuoi per i temi trattati, vuoi per il calibro di chi li ha scritti, rimane il fatto che vanno letti. Come in questo caso.
L'influenza di H.P.Lovecraft sul mondo ludico, scritto da Matteo Poropat, tratta di come, nell'arco di decenni, l'intero comparto narrativo del genio di Providence sia stato utilizzato nella creazione di sistemi atti a divertire, spaventare e, comunque, ricordare alle persone che dietro l'angolo la paura rimane in agguato. Beh, ho letto questo volumetto in un'oretta, gustandomelo davvero e senza mai intopparmi. Il linguaggio utilizzato da Matteo è lucido, scorrevole, alla portata di tutti e senza complicazioni gergali o terminologie difficili (chiunque riuscirebbe a comprendere, anche chi non è avvezzo a questo genere di prodotti). Le tematiche spaziano dai più classici gdr, fino ai boardgame, passando per videogiochi e card game, in un caleidoscopio di immagini, informazioni e citazioni, da far impallidire anche il più assennato collezionista. Ammetto che la lettura, per quanto mi riguarda, è stata facilitata dal conoscere il quasi 99% dei giochi da lui citati (eh sì, sono un giocatore compulsivo!) e mentre scorrevo le pagine ritornavo con la mente a tutte le sessioni di Call of Cthulhu, o alle interminabili partite ad Arkham Horror, ripensando a quanto ci si può divertire con un prodotto ben costruito e strutturato magistralmente. Però, e di questo sono convinto, ripeto che il volume è godibile anche per chi, al contrario del sottoscritto, non ha esperienza in merito. Anzi, mi voglio sbilanciare: sono dell'idea che iniziative come questa servano a contribuire e a far conoscere quel mondo ispirato ai racconti di Lovecraft (e non solo) a chi non ha ancora avuto il piacere di farne la conoscenza. In fondo a tutti piace giocare, chi più chi meno, e con la quantità di materiale che è possibile reperire in giro credo sia impossibile che non troviate quello che fa al caso vostro. Insomma, dategli un'occhiata se vi ispira, anche perché lo potete trovare in qualsiasi formato, e chissà che alla fine non scoviate il gioco in grado di farvi scorrere un brivido lungo la schiena. Lascio un piccolo appunto in chiusura: fra tutti i giochi da tavolo citati da Matteo, manca Le case della follia (Mansion of madness), uscita recente e per questo, probabilmente, non inserita nell'ebook. Si tratta di un gioco da tavolo, di carattere cooperativo, in cui un custode si contrappone alle gesta dei giocatori e cerca di avere la meglio su di loro. La forza di questo gioco sta nel fatto che il tabellone non è fisso ma di volta in volta assume connotati differenti e dal forte impatto narrativo. Infatti non si tratta semplicemente di avanzare lungo una serie di caselle, ma di portare avanti una storia vera e propria, corredata di indizi, prove da seguire e scoperte da fare, prima che il custode abbia il tempo di completare i suoi piani di distruzione e conquista. Un ottimo boardgame che merita davvero di essere giocato.