patrimonializzazione. In poche parole, questo tipo di derivati, sono obbligazioni ibride bancarie, che offrono rendimenti molto alti che verranno convertite in azioni solo se il Core Tier 1 della banca che li ha emessi, scenderà sotto la soglia del 5%. Infatti il basilea 3 in un prossimo futuro (2019) prevede la soglia del 6 % come coefficiente di vincolo del livello patrimoniale a cui la banca dovrà attenersi. E' sott'inteso che se il tasso d'interesse concesso sarà così alto, è perchè anche i rischi che si assumeranno saranno alti. Si deduce infatti che se l'istituto finanziario che avrà emesso queste convertibili dovesse col tempo, mostrare un coefficiente al di sotto del fatidico 6%, automaticamente questi derivati passerebbero da obbligazioni ad titoli azionari facendo perdere al possessore i diritti d'incasso della cedola programmata, diventando a tutti gli effetti socio della banca con qualche apprensione per una probabile svalutazione del suo capitale investito. Questo tipo di prodotto sembra incontrare sempre più consenso nei vertici istituzionali europei, in quanto servirà a scongiurare il tanto temuto "too big to fail", da parte dei colossi del credito.
fonte: Sole 24ore